Confartigianato a Balnearia: “Necessarie certezze e una legge nazionale in tempi rapidi”

Grande interesse per il convegno “Imprese demaniali: un mare di incertezze”, organizzato da Confartigianato nell’ambito del Forum di ‘Balnearia’, la fiera dedicata alle attrezzature ed ai servizi per il turismo balneare organizzata a Carrara. L’incontro, che ha visto la partecipazione di 150 imprenditori provenienti da molte regioni d’Italia. Presente una nutrita delegazione di imprese spezzine guidata dal direttore di Confartigianato Giuseppe Menchelli in rappresentanza di stabilimenti balneari, spiagge libere attrezzate, nautica e ristoranti che operano in concessione. La tavola rotonda è stato aperta da Leonardo Marras, Assessore all’economia della Regione Toscana, che hanno manifestato grande preoccupazione per la situazione di incertezza in cui versano le imprese del settore. L’Assessore Marras ha lanciato un appello alle forze politiche ed al Governo affinché si faccia in fretta ad approvare una norma nazionale che fissi regole certe per tutti. Nel suo intervento, il Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni, ha ripercorso tutte le tappe di una vicenda che si trascina da troppo tempo. Il Governo italiano deve avviare il negoziato con la Commissione Europea, portando in evidenza i risultati sulla mappatura elaborata al Tavolo Tecnico presso la Presidenza del Consiglio, rilevazione che ha evidenziato che la risorsa non è scarsa e pertanto si può avviare un percorso alternativo a quello dell’evidenza pubblica. Come micro e piccole imprese demaniali siamo molto stanchi di questa situazione di incertezza – ha rimarcato Vanni – che ci fa navigare a vista e non ci permette di fare investimenti. Se non c’è certezza negli investimenti non c’è certezza imprenditoriale e pertanto rischiamo di mettere in ginocchio migliaia di imprese e di famiglie che fino ad oggi hanno contribuito con il loro impegno e sacrificio a fare grande il Made in Italy al servizio del turismo. Ha dato il proprio contributo alla discussione anche Marco Scajola, Assessore al demanio della Regione Liguria e coordinatore del Tavolo interregionale degli assessori al demanio marittimo. Nel suo apprezzatissimo intervento Scajola ha manifestato tutta la sua preoccupazione per la grave situazione di ritardo nella definizione di una norma che definisca con certezza l’orizzonte della categoria. Il Tavolo sulla mappatura delle concessioni poteva servire alla causa se avesse potuto affrontare anche in chiave politica la questione. Sono seguiti gli interventi dei Parlamentari presenti. L’On. Salvatore Di Mattina ha evidenziato il fondamentale ruolo svolto dal Tavolo tecnico per la mappatura delle concessioni che dovrà però completare il suo compito anche su quelle afferenti al demanio fluviale e lacuale «Il tavolo interministeriale – ha spiegato l’onorevole Salvatore Di Mattina – ha prodotto la mappatura con criterio su base nazionale. Adesso il lavoro è quello di costruire una norma che abbia poi il consenso della commissione europea e del consiglio di Stato, una norma che vada a recepire il concetto di non scarsità della risorsa». L’On. Marco Simiani ha posto l’accento sulla necessità di avere in tempi brevi una norma che fissi le regole del gioco e che valorizzi le Micro e piccole imprese del settore e determini il loro valore in termini aziendali. Nel suo intervento, l’on. Elisa Montemagni, ha tranquillizzato i presenti per quanto riguarda i rapporti con la Commissione europea. L’interlocuzione è in corso ed entro l’estate sarà approvata la norma nazionale che tutti stanno attendendo. Ha chiuso la tavola rotonda l’Avv. Cristina Pozzi, docente di diritto comunitario dei trasporti all’Università di Parma che ha ripercorso la lunga trattativa evidenziando lacune della normativa esistente unitamente alla sua vetustà. La nuova norma annunciata dai Parlamentari negli interventi precedenti dovrà comunque essere oggetto di negoziazione con la Commissione ed il percorso non sarà breve e semplice. Le Amministrazioni locali intanto si stanno muovendo a ranghi non compatti nella indizione delle gare generando incertezza e nuovo contenzioso. Confartigianato continuerà a seguire la materia per tutelare le imprese del settore. 

Gal pesca, Maurelli: “Pomezia base di partenza di questo nuovo modello”

“Ritengo che questa iniziativa di Pomezia, per cui ringrazio il Sindaco di Pomezia Veronica Felici per aver sostenuto questa opportunità di dialogo troppo importante per la nostra Regione, che bene sta facendo a sostenere il comparto della pesca. Saremo molto attenti al suo sviluppo, cercando di interpretare la fase di studio e di monitoraggio del settore nel Lazio, al fine di analizzare le criticità e offrire validi strumenti di risoluzione, con particolare sensibilità alla tenuta occupazionale e alle difficoltà che il sistema pesca affronta nel quotidiano”. Così interviene Marco Maurelli, presidente del GAL PESCA LAZIO e di FEDERBALNEARI ITALIA, in occasione dell’incontro organizzato dall’Amministrazione Comunale di Pomezia, per discutere di risorse e progettualità utili per migliorare la qualità del sistema pesca territoriale e, di conseguenza, del turismo balneare. Intervento del Vicepresidente Gal per la pesca Del Prete il quale ha annunciato una serie di iniziative su cui puntare per rilanciare la pesca nel Lazio con un occhio attento alle criticità che vanno superate come ad esempio sul tema dell’insabbiamento dei porti con l’assessore regionale Righini che, chiamato in causa dal GAL è prontamente intervenuto a sostegno della pesca di Anzio per superare il problema occorso nel porto.

Il Sindaco Veronica Felici è intervenuta sulla proposta di avviare un dialogo forte sin da subito con il GAL PESCA LAZIO e FEDERBALNEARI LAZIO per puntare su infrastrutture dedicate alla pesca e sul turismo con un particolare accento al turismo balneare ed una folta presenza dei concessionari esprimendo grande apprezzamento per questa iniziativa tanto attesa.  

“Sul tema del turismo balneare regionale siamo convinti che si possa ripartire con maggiore forza e dedizione: per questo ringrazio gli assessori regionali Righini e Angelilli per la presenza e la loro sensibilità ai temi della blue economy e alle sue criticità. Bene il dialogo e gli spunti offerti dall’Assessore Ghera sull’erosione delle coste con una maggiore partecipazione delle associazioni. Una questione a cui l’assessore Ghera, che pure ringrazio, sta rivolgendo con molto impegno la propria attenzione”. Così, dopo aver ribadito l’importanza di alcuni temi chiave, Maurelli ha aggiunto: “Ritengo che il comparto balneare della nostra regione debba inserirsi nell’alveo della Blue Economy. Con il supporto della Regione Lazio, occorre puntare alla creazione di distretti territoriali sulla Blue Economy, per far ripartire in modo integrato il turismo in tutte le sue accezioni, a partire da un sistema balneare accessibile ed inclusivo, fino alla pesca, al territorio, all’energia e molto altro ancora. Tutto strettamente connesso”.

Tra i presenti all’incontro Roberta Angelilli, Vicepresidente della Regione Lazio e Assessore allo Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione: “Grazie al Gal Pesca Lazio e a Federbalneari Italia per aver organizzato un tavolo di lavoro permanente sulle priorità delle risorse legate al mare. A livello territoriale, la blue economy rappresenta un settore di sviluppo strategico, non solo per i comuni costieri ma per tutto il sistema regionale. Le risorse marittime, tra cui il turismo, la valorizzazione dell’ambiente naturale, la filiera cantieristica e la movimentazione di merci e passeggeri, rappresentano una fonte di ricchezza imprenditoriale e una grande opportunità di sostenibilità. Il Lazio, inoltre, è anche hub per la ricerca scientifica marina: le nostre università e i nostri istituti di ricerca svolgono un ruolo prezioso per quanto riguarda il monitoraggio dei cambiamenti climatici e la conservazione della biodiversità. Sarà quindi necessario un raccordo sistematico tra le istituzioni, le parti sociali e gli addetti ai lavori, al fine di sfruttare al meglio le risorse europee disponibili, a vantaggio sia delle imprese che dei territori costieri”.

Insieme al Sindaco di Pomezia Veronica Felici e all’assessore al demanio Francesca Vittori, era presente all’evento Giancarlo Righini, Assessore Regionale al bilancio, pesca e agricoltura, che ha affermato: “L’obiettivo specifico dello sviluppo locale partecipativo è finalizzato al sostegno degli interventi che contribuiscono a sviluppare un’economia sostenibile nelle aree costiere, insulari e interne, oltre a promuovere lo sviluppo di comunità della pesca e dell’acquacoltura. In tal senso la strategia concorre a una trasformazione economica, sociale ed urbana che vede nel mare e nelle sue professioni una chiave di sviluppo imprescindibile, sia per offrire nuove possibilità occupazionali che per migliorare la qualità dell’ambiente, puntando sul recupero degli scarti, sui processi di trasformazione del pescato e quindi sulla sostenibilità ambientale e sull’innovazione”.

Molto significativo il passaggio del presidente nazionale di FIABA ETS Stefano Maiandi che si occupa di accessibilità inclusiva e che ha raccolto l’invito del presidente Maurelli a sostenere un percorso su questo tema non più rimandabile proprio a partire dalla Città di Pomezia con una proposta di accessibilità inclusiva per la spiaggia di Torvajanica non più rimandabile e raccogliendo il consenso dell’assessore al demanio di Pomezia Francesca Vittori. 

Tra gli ospiti i vari tecnici di Federbalneari Lazio, come l’arch. Zema e il dg di Ribomar Massimo Castellano che hanno raccolto l’invito per un confronto sul territorio e per ricostruire valorizzando e partendo dalla pesca e dal turismo sostenendo e partendo esattamente da quanto affermato dall’avv. Petillo in tema di brand aziendale e territoriale per dare valore e forza ai vari processi di rilancio di una realtà come Pomezia pur valendo per l’intero comparto mare made in Italy.

Le conclusioni dell’importante iniziativa sono state affidate all’Assessore alle Attività Produttive Antonino Laspina, il quale ha coniugato in blue economy la ripartenza del territorio ribadendo la centralità di Gal Pesca Lazio e di Federbalneari Lazio nei processi da cui partire per raccogliere in Blue economy un modello che necessita di una visione strategica non più rimandabile.