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Comune Cervia smentisce avvio bandi, norme devono essere stabilite con urgenza dal governo

L’Amministrazione intende fare chiarezza sullo stato di avanzamento dei lavori relativamente all’applicazione della Direttiva Bolkestein alle concessioni demaniali marittime, tenuto conto del quadro normativo attuale e delle più recenti pronunce giurisprudenziali che hanno portato all’adozione della Delibera di Giunta comunale n° 309 del 28/12/2023.

Tale documento, in assenza di definizione da parte del Governo di criteri omogenei a livello nazionale ed a fronte dell’incertezza normativa e della continua e spesso contraddittoria evoluzione giurisprudenziale, è stato adottato con l’obiettivo preminente di dare certezza agli operatori e salvaguardare lo svolgimento dell’attività degli stessi, che risulta assolutamente rilevante per l’economia della Città. A tal proposito, si deve evidenziare che il percorso di tutela è stato discusso e condiviso con la Regione, i Comuni limitrofi e le Associazioni ed è stato conseguente all’inerzia governativa, rispetto alla quale si è ritenuto doveroso adottare un provvedimento utile a consentire la prosecuzione delle attività, nelle more di quelle che saranno le decisioni nazionali e sovranazionali in materia. Apprendiamo, pertanto, con stupore e rammarico delle notizie e dei comunicati diffusi negli ultimi giorni da alcune Associazioni di categoria con cui si evidenzia che l’Amministrazione “….ha avviato le procedure per andare ad evidenza pubblica che dovrebbe partire dopo l’estate 2024 anche in assenza delle Direttive del Governo”. Inoltre, i comunicati di cui sopra evidenziano la non condivisione dei principi e criteri di gara che il Comune di Cervia intende adottare sostenendo che l’Amministrazione indicherà il riconoscimento del valore aziendale come valore residuo dei beni in ammortamento.

A tal proposito, non si può non evidenziare che tali informazioni non sono corrette e non corrispondono assolutamente alla volontà di questa Amministrazione ed a quanto dalla stessa comunicato nel corso di una recente riunione.
In primis, riteniamo pertanto assolutamente necessario ribadire che l’Amministrazione comunale non ha avviato alcuna procedura di gara, ma si è semplicemente attivata ai fini della predisposizione di tutte le azioni ed attività propedeutiche necessarie per farsi trovare pronti quando sarà il momento di indire i bandi. E’ stato costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare composto dalle professionalità interne all’Ente dotate di competenze tecniche specialistiche, che avrà il compito di esaminare e risolvere le problematiche di carattere trasversale che caratterizzeranno le future procedure di gara. Al momento, l’Amministrazione sta lavorando agli atti preparatori ( mappatura concessione, divisione per categorie omogenee ecc.) ma non ha avviato e non intende avviare alcuna procedura ufficiale in assenza dell’adozione da parte del Governo dei criteri generali, quali ad esempio quelli sull’eventuale incameramento, sul riconoscimento dell’indennizzo al concessionario uscente, sul valore aziendale ecc., che risultano di esclusiva competenza statale in quanto strettamente connessi con gli aspetti dominicali del bene pubblico. Durante la riunione sono stati formulati alcuni quesiti su quelli che potrebbero eventualmente essere i futuri criteri di gara. L’Amministrazione, stante lo stallo del Governo sull’argomento, ha cercato di chiarire quale sia lo stato dell’arte alla luce dei principi espressi nelle più recenti pronunce giurisprudenziali ed ha evidenziato le ipotesi emerse nelle varie sentenze, ribadendo più e più volte che si tratta di argomentazioni e principi che non possono essere lasciati alla discrezionalità amministrativa degli Enti locali ma che devono essere definiti a livello nazionale dallo Stato e che, in assenza di tali criteri, si ritiene che le procedure non possano essere espletate.

Alla luce di tutto ciò, restiamo assolutamente perplessi e non comprendiamo assolutamente il contenuto dei comunicati che stanno circolando in queste ore, soprattutto nella parte in cui testualmente si afferma “RICONOSCIMENTO DEL VALORE AZIENDALE……l’Amministrazione comunale ci ha anticipato che ritiene di indicare, come valore, il residuo dei beni in ammortamento.” Riteniamo, pertanto, doveroso ribadire per l’ennesima volta che il Comune di Cervia al momento non ha avviato alcuna procedura di gara, non è in grado di stabilire le relative tempistiche che dipendono dagli auspicati provvedimenti nazionali e soprattutto non ha preso decisioni su quali saranno i criteri sull’indennizzo ecc., perché trattasi di argomentazioni che esulano dalla propria competenza. Crediamo, però, che vada assolutamente tutelata la specificità del modello turistico creato dalle imprese balneari del nostro territorio e riteniamo che il Governo abbia il dovere, non solo politico ma anche morale, di intervenire con la massima urgenza in materia, previo coinvolgimento delle Regioni e degli Enti locali per le singole specificità territoriali, al fine di emanare una disciplina legislativa che, dopo tanti anni, possa dare finalmente maggiore certezza agli operatori e sia tesa a tutelare le migliaia di imprese che rappresentano un patrimonio fondamentale per l’intero paese.

Regioni Liguria e Lazio, Odg per impegnare Governo a terminare mappatura e tradurre risultato in una norma

La Regione Lazio e la Regione Liguria, quasi in simultanea, hanno approvato oggi un OdG accogliendo le istanze di Assobalneari Italia e di Base Balneare, sulla falsa riga di quelli già approvati dalla Regione Abruzzo e dalla regione Molise.

E’ una giornata importante nella vicenda delle concessioni demaniali marittime. Infatti nel Lazio su iniziativa del Consigliere Cosmo Mitrano (FI) supportato dal suo Capogruppo Giorgio Simeoni e in Liguria su proposta del Consigliere Sandro Garibaldi (Lega) unitamente a tutto il suo Gruppo al quale ha dato manforte anche Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio ( FI) i rispettivi consigli regionali hanno impegnato le loro Giunte ad impegnarsi nei confronti del Governo affinchè venga terminata la mappatura con i dati ancora mancanti di Laghi e Fiumi, di fare tradurre dal Governo in una norma il risultato ottenuto alla luce di una rilevazione su base nazionale con una verifica periodica ventennale se la risorsa sia o meno scarsa, unica condizione stabilita dalla Direttiva Bolkestein per effettuare le evidenze pubbliche. L’ Impegno politico che queste quattro regioni hanno assunto è una risposta concreta all’ attacco dei grossi gruppi finanziari che come quanto accaduto a Jesolo oggi dimostra, si stanno preparando per impossessarsi delle coste italiane!

Sorprende nell’ ascoltare le proposizioni di certi consiglieri regionali intervenuti nel dibattito di come affrontino con superficialità ed impreparazione il tema che riguarda il futuro lavorativo di imprese e persone. Se uno non conosce farebbe meglio a non parlare al posto di fare prendere aria alla lingua. Se anche altri temi importanti per la vita economica delle nostre comunità vengono trattati con questa stessa superficialità ed impreparazione allora c’è davvero da preoccuparsi.
Le regioni vicine ai problemi del territorio esortano fondamentalmente con questo impegno politico il Governo a risolvere definitivamente questa situazione che sta provocando disorientamento tra le imprese proprio all’ inizio di una stagione estiva, e che si trovano costrette ad impugnare con centinaia di migliaia di ricorsi in ambito nazionale, le iniziative di molti Comuni che oggi non stanno applicando correttamente le norme vigenti. Sono certo che altre regioni affiancheranno in questa scelta politica quelle che hanno già dato un forte segnale.

Mozione regione Liguria

Mozione regione Lazio