Balenari, FI: queste gare spazzano via specificità tutta italiana

“A tutti coloro che in questi lunghi anni hanno continuato a chiedere le gare per le concessioni balneari in nome di una maggiore concorrenza, della tutela di tutte le aziende e della salvaguardia del settore turistico nazionale, sta arrivando finalmente forte, chiara e incontrovertibile una risposta dal Veneto: state uccidendo le aziende, le famiglie, la concorrenza e la specificità turistica italiana. L’esperienza di Jesolo, infatti, con gare al rialzo che chiaramente premiano i grandi investitori, in cui il titolare di una colossale azienda di calzature che nulla ha che fare con i balneari si è aggiudicato un lotto di tre concessioni, ci conferma che avevamo ragione noi che abbiamo sempre difeso decenni di storia di accoglienza fatta di sacrifici, di passione e di cultura turistica e che con le gare in questo modo saranno i grandi gruppi imprenditoriali, estranei al settore, a spazzare via lidi centenari, accorpando più concessioni e facendo dell’accoglienza un business anonimo per monopolisti. In questo modo si cancella un vero e proprio comparto che ha attratto turisti da tutto il mondo, è stato parte della vita di ogni italiano e ha dato lavoro a famiglie e piccole imprese. Ancora una volta, come sta accadendo in altri settori come quello del commercio on-line, con una visione miope ci si assoggetta ai grandi potentati e si stravolge il tessuto economico che ha reso unico il nostro Paese. Per quanto ci riguarda continueremo a batterci contro queste decisioni forti, oggi più che mai, delle nostre ragioni tristemente confermate dalle decisioni prese in Veneto”.

Balneari, Zucconi(Fdi): governo pensa a tutela, no esempio Veneto

“Quanto avvenuto con le concessioni balneari in Veneto sta, legittimamente, preoccupando tutto il comparto che teme avrá la stessa sorte. La legge regionale applicata nel litorale jesolano non deve essere d’esempio per le altre Regioni e per questo il Governo sta lavorando per dare presto risposte all’intero settore”. Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi.“Ciò che è sicuro è che occorre muoversi velocemente e tutelare tutte le piccole imprese balneari che sennò rischierebbero di rimanere fagocitate da grandi gruppi industriali, talvolta stranieri, che sono pronti ad acquisire le concessioni messe in gara, proprio come successo in Veneto” ha aggiunto.“Dopo la Legge sulla Concorrenza approvata da Draghi e il parere motivato della commissione Ue risulta ancora più difficile aiutare le imprese balneari presenti in Italia che danno il lavoro a famiglie presenti da anni nel settore” ha proseguito.Per Zucconi è dunque importante quanto il Governo sta portando avanti nel dialogo con l’Unione Europea perché “è evidente che non ci si possa più permettere errori: a rischio ci sono migliaia di imprese balneari che sono per il turismo italiano un’eccellenza e una fonte di indotto per l’intero Paese” ha concluso.