Balneari, Zucconi(Fdi): governo pensa a tutela, no esempio Veneto

“Quanto avvenuto con le concessioni balneari in Veneto sta, legittimamente, preoccupando tutto il comparto che teme avrá la stessa sorte. La legge regionale applicata nel litorale jesolano non deve essere d’esempio per le altre Regioni e per questo il Governo sta lavorando per dare presto risposte all’intero settore”. Così in una nota il deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi.“Ciò che è sicuro è che occorre muoversi velocemente e tutelare tutte le piccole imprese balneari che sennò rischierebbero di rimanere fagocitate da grandi gruppi industriali, talvolta stranieri, che sono pronti ad acquisire le concessioni messe in gara, proprio come successo in Veneto” ha aggiunto.“Dopo la Legge sulla Concorrenza approvata da Draghi e il parere motivato della commissione Ue risulta ancora più difficile aiutare le imprese balneari presenti in Italia che danno il lavoro a famiglie presenti da anni nel settore” ha proseguito.Per Zucconi è dunque importante quanto il Governo sta portando avanti nel dialogo con l’Unione Europea perché “è evidente che non ci si possa più permettere errori: a rischio ci sono migliaia di imprese balneari che sono per il turismo italiano un’eccellenza e una fonte di indotto per l’intero Paese” ha concluso.

L’ira dei balneari non si ferma, istanze anche a Foggia:”Viviamo nell’incertezza più assoluta”

L’ira dei balneari non si ferma. Provenienti da tutto il Gargano hanno partecipato a Foggia ad un incontro pubblico organizzato da Confcommercio per rivendicare le loro istanze. Nel mirino la legge Bolkestein e il lassismo del Governo italiano che da tempo promette di risolvere il tema della proroga delle concessioni demaniali marittime. “Siamo preoccupati, viviamo nell’incertezza più assoluta, non ci sono regole certe per poter andare avanti. Il Governo ci sta condannando a morte dopo una vita di lavoro e sacrifici. Preferisce dare alle lobby internazionali i nostri lidi. Ci stanno prendendo solo in giro. Ci sentiamo presi in giro.  Quello che chiediamo è più tutele e più diritti per un comparto che negli anni ha assicurato economia. Di fronte ad una incertezza generale non siamo più in grado di effettuare nuovi investimenti”.

A Foggia anche il presidente del SIB, il sindacato italiano dei balneari, Antonio Capacchione. “Siamo arrabbiati ma anche determinati a difendere il proprio lavoro e le proprie aziende. Nessuno come noi possiede una balneazione attrezzata con servizi di qualità. Chiediamo al Governo di fare in fretta questa benedetta legge di riforma”. Intanto in veneto, a Jesolo sono partite le prime gare. “Grave questa fuga in avanti. Ora ci troviamo come nuovo concessionario mister Geox, a dimostrazione che le gare non determinano più spiagge libere o migliori servizi o tariffe ridotte. E’ l’esatto contrario perchè nel momento che Geox investe 7,5 milioni per la concessione dovrà pure recuperare questi soldi. Come? Investendo il meno possibile e aumentando il costo dell’ombrellone. Purtroppo il nostro governo tace, sicuramente è al lavoro ma ci preoccupa la tempistica”.