Viareggio: anche la protesta balneare potrebbe arrivare a Bruxelles

Si è tenuta ieri al Principino di Viareggio un’assemblea spontanea di balneari giunti da tutta Italia in rappresentanza di oltre 700 imprese del settore. Sono intervenuti Fabrizio Licordari per Assobalneari Confindustria, Nicolò Maellaro per Base Balneare, Stefania Frandi per Sib Confcommercio Fabrizio Lotti per Fiba Confesercenti. L’occasione è stata importante per ribadire la posizione degli intervenuti sui seguenti punti:

  1. Considerando che oramai la sorte delle imprese balneari è nelle mani di una giustizia
    amministrativa che cerca di colmare il vuoto legislativo che si è creato per l’inerzia della
    funzione legislativa
  2. Che le sentenze stanno creando ancor più incertezza sulla validità dei titoli
    concessori/autorizzativi, sentenze che decidono della sorte di migliaia di famiglie italiane,
    anche in maniera difforme da comune a comune, e da regione a regione
  3. Che gli enti concedenti nel voler colmare il vuoto legislativo creatosi si comportano in
    modo differente tra loro, sia a livello di comune sia a livello regionale assumendo delibere
    spesso contraddittorie su territori simili
  4. Che gli ultimi provvedimenti legislativi sono sostanzialmente ispirati a una logica dilatoria, peraltro censurata dalla corte di giustizia europea.

I balneari intervenuti hanno concordato di chiedere intanto alle proprie organizzazioni sindacali di veicolare verso il governo e il parlamento italiano la richiesta che si metta mano nel minor tempo possibile a una riforma che sia incentrata sulla difesa dei titoli autorizzativi in essere alle attuali imprese balneari, concordando che, in caso di inerzia delle citate organizazzioni sindacali, si sentiranno liberi di organizzarsi spontaneamente.

Gli avvocati presenti hanno spiegato il percorso da seguire per impugnare le delibere comunali incentrate sulla 118 e che quindi prevedono le evidenze pubbliche al termine previsto in esse.

Al termine dei lavori la Presidente dell’assemblea Vittoria Ratto ha posto in votazione alcuni punti tra cui l’istituzione di un Tavolo Unitario dei Sindacati per giungere alla stesura di un documento univoco da presentare al Governo. e l’organizzazione di una manifestazione di categoria a Roma (per mera questione di praticità). A questo proposito é intervenuto il Presidente Licordari di Assobalneari Italia che ha invece spiegato ai presenti che se si ritiene necessaria una manifestazione, non si deve fare a Roma bensì a Bruxelles perché é la sede dell’ Istituzione europea che sta tentando di legittimare l’ esproprio delle imprese balneari italiane contestando tutto il lavoro svolto dal nostro Governo. I presenti hanno convenuto che l’ impostazione di Assobalneari fosse corretta e se manifestazione si farà questa dovrà essere organizzata a Bruxelles a supporto del lavoro del Governo italiano.

I balneari hanno quindi voluto dimostrare fiducia nell’operato del governo Meloni dal quale però sono attese azioni concrete e comunque coinvolgimento attivo nei prossimi mesi che saranno decisivi per giungere alla definizione della vertenza.

Inserire formazione Assistente bagnanti nelle scuole l’appello di Confimprese Demaniali

Fare Impresa balneare dal 31 marzo 2024 sarà sempre più difficile e questo per l’entrata in vigore del regolamento MIT sulla formazione degli Assistenti bagnanti che cita “per essere ammessi ai corsi di formazione professionale per il conseguimento di tale abilitazione occorre avere l’età tra 18 e massimo 50 anni”. Di seguito il riferimento normativo.

“Si differisce dal 30 novembre 2023 al 31 marzo 2024 l’entrata in vigore del regolamento, di cui al decreto MIT 29 luglio 2016, n. 206, che detta i criteri generali per l’ordinamento di formazione dell’assistente bagnante in acque interne e piscine e dell’assistente bagnante marittimo e determina la tipologia delle abilitazioni rilasciate”.

Circa la nuova attività formativa prevista dal Regolamento, precisiamo, che per Confimprese Demaniali Italia e non solo, riveste primaria importanza ogni attività che abbia come fine la sicurezza e la salvaguardia della vita umana, apprezziamo l’aumento delle ore del corso che vengono aumentate con un minimo di cento ore. (20 ore di teoria, 50 ore di pratica, ed infine con un tirocinio di 30 ore presso piscine, stabilimenti balneari). Il presente appello da parte di Confimprese Demaniali Italia si rivolge con particolare attenzione alla quasi certezza a non riuscire a reperire per la stagione balneare 2024 personale addetto al salvataggio, che indubbiamente fino ad oggi veniva, anche se con crescente difficoltà, soddisfatto, da ragazzi della fascia d’età tra i 17 e 19 anni. Molti ragazzi, in età scolare erano stimolati al conseguimento del brevetto da salvataggio in quanto l’abilitazione costituiva credito formativo al diploma di scuola superiore, titolo di punteggio a concorsi delle Forze Armate e Forze di Polizia, e soprattutto permetteva loro di vivere un’esperienza unica e lavorativa, responsabile, che sicuramente contribuiva a forgiare la propria persona per tutta la vita. I nostri Ragazzi, hanno necessità di valori, di esempi positivi a cui appoggiarsi, ad esempio l’abrogazione del periodo di leva presso le Scuole di addestramento militari, ha di certo eliminato un’importante esame delle effettive capacità di responsabilità e formazione quale anticamera dell’ affrontare gli ostacoli ed apprezzare i successi della vita lavorativa .

Confimprese Demaniali è dell’idea , e questo appello è rivolto al legislatore, che l’attività di formazione al conseguimento del brevetto di salvataggio sia da valutare da inserire nei programmi scolastici di ogni scuola superiore, questo per gli indiscutibili e numerosi effetti positivi sui nostri ragazzi , che ricordiamo a noi tutti, sono cittadini di una bellissima Italia con i suoi undicimila chilometri di costa .