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Concessioni, la Toscana si costituisce in giudizio alla Corte Costituzionale

La Giunta regionale della Toscana ha approvato una delibera che sancisce la costituzione della Regione davanti alla Corte Costituzionale, in merito all’impugnazione da parte del governo della legge toscana approvata nel luglio scorso, riguardante il riordino delle concessioni demaniali marittime. La legge regionale, difesa dal presidente Eugenio Giani e dall’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras, mira a tutelare la concorrenza e, allo stesso tempo, salvaguardare gli investimenti delle piccole imprese del settore balneare. Giani ha criticato il governo, accusandolo di aver creato una normativa nazionale confusa e contraddittoria che ha lasciato ai Comuni il peso di gestire i conflitti derivanti dalla nuova regolamentazione.
«Ci costituiamo in giudizio e difendiamo il lavoro fatto che tiene conto dei principi della concorrenza e della tutela della piccola impresa. Restiamo convinti che la Toscana abbia dato un contributo importante a livello nazionale con la sua legge, un atto che, nella situazione di incertezza creata dal governo stesso, punta prioritariamente a salvaguardare gli investimenti degli operatori del settore. Lavoro non solo ignorato, ma calpestato dal governo che invece tardivamente ha prodotto una regola contraddittoria, insufficiente e che scarica sui Comuni tutti gli oneri della gestione dei conflitti. Politicamente, concludono presidente e assessor, le forze che siedono al governo hanno fatto una pessima figura rinnegando le loro promesse. Seguendo il percorso indicato con la legge toscana avrebbero almeno avuto la possibilità di migliorare le loro azioni. Restiamo fiduciosi rispetto al fatto che la Corte valuterà la bontà delle nostre ragioni».
La decisione della Toscana si pone in un contesto più ampio di incertezze normative che coinvolgono l’Italia e il confronto continuo con le direttive europee, in particolare la Direttiva Bolkestein, che ha generato ampio dibattito nel settore balneare. Il presidente Giani ha espresso fiducia nel giudizio della Corte Costituzionale, affermando che la legge regionale rappresenta un contributo importante per risolvere le incertezze e proteggere un settore chiave per l’economia locale.

A Loano convegno SIB sulle concessioni demaniali, presente il ministro Salvini

Le concessioni demaniali saranno il tema centrale del convegno organizzato dalla sezione savonese del SIB, Sindacato Italiano Balneari, che si terrà giovedì 24 ottobre, alle ore 14:30 presso il centro congressi Loano 2 Village. L’incontro rappresenta un’opportunità per gli operatori del settore di confrontarsi sulle problematiche attuali e sulle prospettive future legate al nuovo decreto legge che regola il futuro delle concessioni.

“L’iniziativa nasce dall’esigenza di fare chiarezza sul nuovo decreto legge riguardante le concessioni e comprendere insieme la situazione attuale e le opportunità per il futuro”, spiega Enrico Schiappapietra, presidente di Confcommercio Savona e vicepresidente vicario nazionale del SIB. “È tempo di mettere in sicurezza un settore composto da famiglie che da 18 anni vivono nell’incertezza, nonostante continuino a lavorare con dedizione e passione. Abbiamo bisogno di garanzie per rassicurare i nostri dipendenti e proteggere un settore che è simbolo della vacanza italiana.”

Il dibattito coinvolgerà esperti legali, amministratori locali e figure di rilievo a livello nazionale. Tra i partecipanti figurano il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, e il viceministro Edoardo Rixi. Il presidente nazionale del SIB, Antonio Capacchione, sarà presente e ribadirà la necessità di approvare misure che mettano in sicurezza il comparto, come sottolineato nella lettera inviata di recente ai membri delle commissioni della Camera dei Deputati. Capacchione ha evidenziato che non è più rinviabile una disposizione normativa che salvi 30 mila imprese e oltre 100 mila addetti in Italia, il 93,2% dei quali operano in aziende familiari.

Il convegno punta a fornire risposte concrete in un momento in cui il futuro del settore è appeso a decisioni normative. In particolare, nella provincia di Savona ci sono oltre 600 stabilimenti balneari che danno lavoro a migliaia di persone, e l’incertezza normativa sta mettendo a rischio non solo queste attività ma anche l’indotto economico che ruota attorno a loro, coinvolgendo fornitori locali, professionisti e altre attività turistiche come alberghi e ristoranti. In Liguria, il numero complessivo delle attività interessate supera le 4 mila, di cui circa mille sono stabilimenti balneari, mentre le altre sono attività di ristorazione, campeggi e discoteche.

La giornata vedrà anche la partecipazione degli amministratori locali, che stanno cercando di gestire le gare per le concessioni in un contesto normativo ancora nebuloso. Il contributo degli esperti legali sarà fondamentale per chiarire gli aspetti legati alle nuove norme, in modo da permettere agli operatori di stabilire strategie efficaci per la gestione delle concessioni.