Il Consiglio di Stato stabilisce che l’art. 49 impedisce la messa a gara delle concessioni”

il Consiglio di Stato con l’ordinanza nr. 138 del 17 gennaio scorso ha sospeso un bando di gara per la riassegnazione di una concessione perché prevede la devoluzione delle opere in danno del concessionario uscente così come previsto dall’art. 49 del codice della navigazione.

Il Consiglio di Stato ha sottolineato che è pendente presso la Corte di giustizia dell’Unione europea il rinvio pregiudiziale da essa stessa sollevato perché dubita sulla conformità di questa norma al diritto europeo. Per il Consiglio di stato, quindi, il vigente art. 49 del cdn, costituisce un ostacolo per la messa a gara delle concessioni demaniali marittime. Questa decisione è importante anche per l’interpretazione della legge nr. 118/2022 sull’ entità dell’indennizzo spettante al concessionario uscente. Per il Consiglio di stato la “legge Draghi” riconosce al concessionario uscente un indennizzo pari al valore commerciale dell’azienda eventualmente ceduta.

Non sorprende affatto che questa importante decisione stia passando sotto religioso silenzio per tutti coloro che quotidianamente invocano la giurisprudenza del Consiglio di Stato all’esclusivo fine di indurre i comuni alla messa a gara delle aziende attualmente operanti.

Balneari, Sib e Fiba scrivono nuovamente alla Meloni: Intervento normativo non più rinviabile ”

“Le scriventi Organizzazioni maggiormente rappresentative dei balneari italiani, nell’apprezzare la lettera di risposta alla Commissione Europea dello scorso 16 gennaio, ribadiscono lo stato di profonda preoccupazione del settore per la mancata emanazione di un atto normativo o amministrativo chiarificatore sulla durata delle concessioni demaniali marittime”, inizia con queste parole la missiva scritta da Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio e Maurizio Rustignoli, presidente di FIBA – Confesercenti, indirizzata a Giorgia Meloni.

“Siamo costretti, infatti, ad evidenziare che quanto paventato nelle nostre precedenti lettere sta diventato realtà con gli Enti concedenti (Comuni e Autorità di sistema portuale) che stanno ponendo in essere le procedure amministrative per la messa a gara delle aziende attualmente operanti – continua la nota congiunta.

Non è assolutamente rinviabile un intervento normativo o, comunque, l’emanazione di provvedimenti amministrativi che evitino la gestione confusa e caotica delle funzioni amministrative in materia.

L’inerzia del Governo in tal senso rischia di danneggiare o distruggere un importante settore economico perfettamente efficiente e di successo.

Le rinnoviamo la richiesta di un incontro per meglio rappresentare e illustrare la gravità della situazione e l’urgenza di un intervento normativo risolutivo.