Milleproroghe all’esame delle Commissioni, possibile salvagente per i balneari

Il decreto Milleproroghe, il tradizionale provvedimento urgente che implica diversi spostamenti di termini normativi in vari ambiti, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, per essere definitivamente adottato, deve passare attraverso l’esame delle Commissioni parlamentari competenti, attualmente le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera dei Deputati, e successivamente ottenere l’approvazione delle due Camere del Parlamento.

Il percorso di approvazione potrebbe risultare complesso dato che molte decisioni, alcune delle quali cruciali, sono state escluse dalla Legge di Bilancio e richiedono un’analisi attenta. Tra le questioni dibattute ci sono la proroga delle concessioni balneari, gli aiuti ai lavoratori portuali, le pensioni dei medici e soprattutto la proroga del superbonus per i condomini per consentire la conclusione dei lavori previsti entro il 2023.

Uno dei temi centrali e molto dibattuti riguarda la proroga delle concessioni balneari. L’Unione Europea da tempo sollecita l’Italia a garantire una competizione equa per le attività sulle spiagge. Tuttavia, il cambiamento repentino potrebbe avere un impatto significativo sulle famiglie che dipendono da tali concessioni come principale fonte di reddito. Inoltre, l’apertura delle gare a livello europeo potrebbe favorire l’ingresso di grandi operatori stranieri, mettendo a rischio le piccole imprese locali.

Alcuni membri del governo propendono per un’ulteriore proroga delle concessioni, che si auspica essere conforme alla direttiva Bolkestein nonostante richieda la gara delle concessioni pubbliche. La trattativa a Bruxelles sarà condotta dal ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto, e le decisioni attese intorno al 16 gennaio. Se l’Unione Europea non dovesse essere persuasa dalle argomentazioni del governo, si potrebbe procedere ad azioni legali presso la Corte di Giustizia europea tramite una procedura di infrazione.

Balneari, Croatti: “Sulle concessioni Governo sempre più assente”

Nel question time di oggi alla Camera dei Deputati è stato posto con forza il problema delle concessioni demaniali marittime scadute, lo ricordiamo, il 31 dicembre scorso e della mancata applicazione della direttiva Bolkestein che potrebbe costare al Paese e a tutti i cittadini una costosa infrazione comunitaria”. Ad affermarlo, il senatore M5S Marco Croatti che spiega come “la risposta del governo è stata nulla, assente, esattamente come la ministra competente Santanchè che ha preferito non presentarsi in aula e si è fatta sostituire da un collega. Il governo ha risposto senza dire assolutamente nulla, ripetendo i soliti ritornelli a protezione di una lobby i cui privilegi sono sempre più lontani dagli interessi dei cittadini e da quelli dell’offerta turistica balneare del nostro Paese. Anche oggi in aula l’esecutivo ha dimostrato la sua incapacità di trovare una soluzione alle ripetute sollecitazioni della commissione UE e a quella del Presidente della Repubblica ma soprattutto continua a non rispondere ai quesiti che poniamo da mesi su come correggere gli errori legati alle scandalose proroghe e alle mappature creative. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti con i comuni e l’intero comparto turistico balneare gettati nel caos”.

“A nulla – conclude Croatti – sono serviti i nostri appelli affinché si tornasse alla riforma contenuta nel DL Concorrenza del governo Draghi e frutto del lavoro del M5S. Il futuro del comparto disegnato da questo pessimo governo ci porta ad un orizzonte di ricorsi, denunce e una procedura di infrazione. Si prospettano tempi duri per le località balneari italiane”.