Associazione Italia balneare: “Basta bugie, ora una soluzione normativa rapida sulle concessioni”
Da troppo tempo siamo costret come categoria a subire ingiuste illazioni pubblicate a mezzo stampa o trasmesse in televisione. Che si trat di numeri o di mera campagna eletorale sviluppata (troppo spesso vomitata) sulle nostre spalle di lavoratori e quindi sulle nostre vite, ci troviamo di fronte quotdianamente a una comunicazione fuorviante, bugie e dati sbagliati, non verifcati e
usati in maniera strumentale
L’ultma di una lunga lista di bugie riguarda l’adeguamento ISTAT per i canoni demaniali, che per il 2024 riporta una riduzione del 4,5%, strumentalmente riportata da Europa Verde e M5S come un’iniziatva governatva per favorire i Balneari. Niente di più falso, è stato solamente applicato l’art. 4 del Decreto-Legge 5 Otobre 1993, n.400 che comanda di aggiornare annualmente i canoni su indici determinat dall’ISTAT, come avvenuto nel 2023 con un aumento del 25,15% e nei precedent anni. Come Associazione Italia Balneare vogliamo inoltre esprimere tuto il nostro supporto a Fabrizio Licordari di Assobalneari, in quest giorni coinvolto in un enorme lavoro mediatco per cercare di riportare una correta informazione sull’argomento, anche e sopratuto nei brevi, brevissimi frangent televisivi che gli vengono concessi, costantemente ataccato da chi invece troppo spesso
approfta del mezzo per difamare una categoria di lavoratori, rappresentanti della micro e piccola impresa perlopiù a gestone familiare. Perché quest sono la assoluta maggioranza dei balneari, che si trovano a doversi difendere da attacchi quasi sempre indirizzati dalle frange più a sinistra del Parlamento, che purtroppo da tempo a quanto pare hanno deciso di tradire completamente quelli che in teoria sarebbero i propri valori storici, per sposare idee ultraliberiste, caldeggiando ingiuste
misure che inevitabilmente andrebbero a favorire i grandi gruppi di capitale e le multnazionali del turismo e non.
Chiediamo dunque al Governo di agire velocemente, per metere in sicurezza un comparto che, non solo come detto riguarda principalmente famiglie di Italiani, ma anche un settore strategico come il turismo e i confni nazionali. Pur rimanendo convinti che le concessioni demaniali riguardino una concessione di un bene e non di un servizio, i dati già in loro possesso (seppur da
completare con il dato aggregato di fumi e laghi) dimostrano che la risorsa demaniale in Italia non è scarsa e dunque nell’applicare corretamente la “Direttiva Bolkestein”, le spiagge non devono andare ad evidenza pubblica. Abbiamo avuto e contnuiamo ad avere fiducia in questo Governo, ma chiediamo con forza fn da subito una presa di posizione concreta già nei prossimi giorni, quando sarà tenuto a rispondere sull’argomento alla letera inviata dalla Commissione Europea. Siamo stanchi di essere usati come strumento per le campagne eletorali della politca tutta, chiediamo in fondo due cose soltanto: Verità e Giustzia.