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Empty sandy beach without people. Beach in Italy in Rimini Adriatic sea.White closed umbrellas and sun beds stand in a row

Ue: BALDINI (Progetto Italia), no a esproprio aziende e famiglie

“Le recenti polemiche sulla esigenza di applicare la direttiva Bolkestein sugli ambulanti e sui concessionari balneari, coprono di ridicolo non solo i burocrati Ue ma anche coloro che affermano che la concorrenza si realizza togliendo i banchi agli ambulanti e gli stabilimenti balneari agli attuali concessionari. In realta’ si vuole realizzare un vero e proprio esproprio a danno di migliaia di famiglie, che sono destinate a perdere la loro azienda, il loro lavoro, i capitali investiti”. A dirlo e’ il coordinatore di ‘Progetto Italia’, Massimo BALDINI. “In sostanza – riprende l’ex parlamentare e sottosegretario – si vuole consentire che altri si impadroniscano delle aziende create e sviluppate da imprenditori italiani sostenendo, con argomenti inconsistenti, che le attuali aziende diventeranno piu’ competitive e moderne”. “Purtroppo la minaccia di esproprio ha bloccato tutti gli investimenti e si finira’ per introdurre un nuovo assetto normativo che prevede l’esercizio di un’azienda con un assurdo limite temporale. Con quali conseguenze e’ facile immaginare: sfruttamento delle strutture esistenti, nessun investimento per migliorarle, inevitabile degrado ed un colpo esiziale a realta’ che – dice ancora – hanno contribuito enormemente allo sviluppo economico del nostro Paese. Se vogliamo favorire gli investimenti, l’ammodernamento delle strutture e migliori servizi occorre dare certezza agli imprenditori ed introdurre di nuovo il rinnovo automatico delle concessioni. Stupisce – conclude BALDINI – che il presidente di Confindustria non tuteli le imprese italiane come richiederebbe il suo ruolo”

Bolkestein (Fi Lazio): “Mozione a sostegno dei balneari”

“Forza Italia sostiene gli operatori balneari per difendere le imprese italiane. Nei nostri stabilimenti ci sono decenni di lavoro e la storia di generazioni di famiglie che hanno fatto impresa e turismo in Italia. Abbiamo presentato questa mattina una mozione in Consiglio regionale del Lazio, a prima firma del consigliere Cosmo Mitrano, sottoscritta anche dai consiglieri Nazzareno Neri e Angelo Tripodi, con la quale chiediamo all’aula di impegnare il presidente Rocca e la Giunta a supportare chi opera sul demanio marittimo, lacuale e fluviale, sollecitando le istituzioni nazionali, nella Conferenza Stato-Regioni, affinché sia data il prima possibile certezza normativa al settore”. Lo comunicano in una nota i consiglieri regionali del Lazio di Forza Italia.

“Parliamo di un segmento su cui si basa una parte importante dell’offerta turistica, fondamentale per l’economia della nostra regione e, in generale, di tutto il Paese”. Nel merito, si legge nel testo, “chiediamo che il Tavolo tecnico organizzato dal governo velocizzi i lavori di mappatura delle concessioni demaniali per stabilire se sussista o meno la scarsità della risorsa e consentire così alle imprese di sapere se possono programmare la futura stagione balneare con interventi strutturali e investimenti”. Laddove venisse determinata l’effettiva scarsità della risorsa naturale disponibile, prosegue la nota, “chiediamo che la Regione promuova, alle istituzioni nazionali, la possibilità di estendere i termini della concessione fino al 31 dicembre del 2025, visto che i tempi per le eventuali successive procedure di gara rischierebbero di dilungarsi fino all’attuale scadenza delle concessioni, fissata la 31 dicembre di quest’anno. Si permetterebbe così una gestione ottimale del demanio”.Inoltre, sottolineano i consiglieri di Forza Italia, “nel rispetto del lavoro svolto e degli investimenti effettuati, è fondamentale che venga riconosciuto, nella eventuale disciplina delle procedure di evidenza pubblica, tra i criteri per l’assegnazione delle concessioni, il valore di mercato dell’azienda creata dal concessionario uscente, che tenga conto dell’avviamento, degli investimenti effettuati, dei beni materiali ed immateriali, della remunerazione del capitale investito, da porre a carico del concessionario entrante e in favore di quello uscente”, conclude la nota.