Balneari, Procaccini: il governo sta terminando la mappatura delle coste per dare certezza agli operatori

L’intera vicenda delle concessioni balneari è emblematica di come “la pretesa del super-Stato europeo di regolamentare ogni minima attività non funzioni e necessiti dei correttivi che Fratelli d’Italia e i conservatori vogliono portare in senso confederale. Cioè tenere nella dovuta considerazione le peculiarità delle singole nazioni, come è necessario fare per le concessioni balneari italiane che, evidentemente, non possono essere paragonate a quelle degli Stati nordici come invece pretende la normativa europea e il Pd a ruota, che specula politicamente sulla vicenda”. E’ quanto dichiara il co-presidente del gruppo ECR al Parlamento europeo, Nicola Procaccini, di Fratelli d’Italia, a seguito della interrogazione sulla vicenda presentata, a nome del gruppo Pd al Senato, al premier Giorgia Meloni.

“Per questo il governo italiano sta terminando l’apposita mappatura delle coste, attraverso il tavolo tecnico istituito dall’esecutivo per definire i criteri di scarsità della risorsa naturale previsti dalla direttiva Bolkestein. A seguito di questa attività -continua Procaccini- sarà aperta una nuova interlocuzione con la Commissione Ue, finalizzata a definire una norma per chiudere la procedura d’infrazione e dare certezza agli operatori. Il Pd, naturalmente, non prova neanche per un momento a mettersi nei panni degli stessi operatori, spesso aziende a dimensione familiare, ma preferisce chiudere gli occhi e cogliere l’occasione per cercare di mettere in difficoltà il governo italiano al cospetto dell’Europa”.

Fonte: SECOLO d’Italia

Salini (FI): “Esecutivo sta lavorando ad una normativa compatibile alle richieste del Quirinale”

Questa mattina a La7 intervento dell’europarlamentare di Forza Italia Massimo Salini, ne riportiamo le dichiarazioni

Le notizie più affidabili che circolano segnalano che all’interno delle esecutivo vi è una componente tecnica che sta lavorando ad una ridefinizione della normativa che vada nella direzione di rispettare quanto è stato indicato, anche se non sempre perfettamente coerente con i sistemi economici dei Paesi membri, dall’Unione Europea. Prosegue Salini “Dico questo perché nel calcolo nel definire le regole di concorrenza nell’alternanza alla gestione dei servizi come quelli di cui si tratta bisogna avere cura della tutela della ammortamento degli investimenti fatti, ma questo è un fatto normale diciamo basta definire delle regole perché questo accade in un settore dove normalmente questo non è stato fatto correttamente” afferma l’europarlamentare “questo è l’inghippo che ha fermato tutti i governi perché sono decenni che si pone questo problema della libera concorrenza un problema che ha affrontato il centrodestra che ha affrontato il centro-sinistra ma che nessuno ha risolto e prima o poi andrà risolto”.

Le parole del capo dello Stato non sono una novità particolare, non credo di doverle particolarmente commentare perché dicono con ciò che è evidente cioè che un capo dello Stato che ha approvato la legge sulla concorrenza, anche perché prodromica alla erogazione della quinta rate del PNRR, ha fatto un appello alla corretta attuazione delle normative europee, incalza Salini “diciamo che siamo in un contesto molto classico nel quale alzare i toni come è stato fatto non è esattamente corretto Ritengo l’uscita di Assobalneari di Confindustria una uscita scomposta e giustamente redarguita dal presidente di Confindustria Bonomi. e allo stesso modo i toni della Lega meritino lo stesso richiamo che è stato fatto ad Assobalneari.

Chiosa Salini “la cifra di questo governo non è certamente descrivibile come alcune politiche liberali che alcuni sostengono che descriverebbero noi siamo un governo che ha come caratteristica fondamentale molti accenti al suo interno. iI mio partito appartiene al Partito Popolare Europeo partito onestamente trasparente e votato al libero mercato dentro un’economia sociale di mercato gli accenti che invece fanno prevalere diciamo la maggiore presenza dello Stato nell’Economia e quindi avvicinano questo governo agli antichi fasti della sinistra statalista questi accenti gradualmente il con senso di responsabilità si ridurranno”.