Sib-Fiba, Balneari: bene l’invito del governo ad evitare gare. Il governo agisca per salvare il comparto

“Il comunicato ufficiale del Consiglio dei ministri in tema di concessioni marittime è importante, ma non sufficiente, per dare serenità ai balneari”. È quanto dichiarano in una nota congiunta Maurizio Rustignoli, presidente Fiba Confesercenti e Antonio Capacchione, presidente del Sib Confcommercio.

“Da mesi chiediamo al governo, inutilmente, di emanare una nuova legge o, comunque, un provvedimento normativo o amministrativo chiarificatore che dia certezze alle imprese attualmente operanti – prosegue la nota – si apprezza il fatto che Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e vicepresidente del Consiglio dei ministri, abbia portato all’attenzione del Consiglio dei ministri la problematica delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo. È importante che il Consiglio dei ministri abbia invitato le amministrazioni periferiche ad evitare l’avvio di gare nell’assegnazione delle concessioni vigenti che determinerebbero ripercussioni negative sull’intero sistema turistico italiano”.

Inoltre, viene giudicata “importante la sottolineatura della necessità di completare i lavori per l’accertamento della scarsità o meno del demanio disponibile per nuove concessioni che costituisce il presupposto per l’applicazione della Direttiva Bolkestein, come chiarito dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Siamo preoccupati per la tempistica – conclude la nota – e sollecitiamo il governo a procedere senza indugio all’emanazione di ogni provvedimento legislativo ed amministrativo per la messa in sicurezza di questo comparto economico, strategico per il Paese, dando certezza di continuità di lavoro a decine di migliaia di aziende prevalentemente a conduzione familiare che hanno avuto l’unico torto di aver confidato nelle leggi dello Stato”.

Gnassi: “Concessioni balneari, siamo alla follia”

“Nonostante tutti – dalla Commissione Europea alla Corte di Giustizia Europea, dal Consiglio di Stato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella – sollecitino una norma che disciplini i bandi di gara per le concessioni balneari, il governo non solo decide di non decidere. Ma l’ultima trovata, a questo punto una follia, è produrre un comunicato stampa con il consiglio dei ministri di ieri! Un comunicato stampa, non un atto normativo; una nota di 20 righe con cui Fratelli d’Italia invita i Comuni a proseguire, di fatto, tranquillamente con le proroghe. Ma pensano che qualcuna creda che una nota stampa faccia giurisprudenza? Si tratta di una lucida follia e di una cinica volontà. Lucida follia perché senza una norma nazionale sui bandi per le concessioni e sui criteri per l’assegnazione, dal primo gennaio 2024 sulle coste italiane sarà il caos. Senza una norma nazionale,  l’occupazione degli attuali concessionari potrebbe configurarsi come abusiva ed essere sottoposta a ricorsi e denunce, con conseguenze di ordine sia penale che economiche per i Comuni e per le imprese. Cinica volontà, quella del governo, che, dato che le bugie e le promesse di uscire dalla Bolkestein non tengono, decide di non decidere e scarica tutte le conseguenze su Comuni, imprese e lavoratori.  A questo punto non solo ogni Comune  proverà a procedere come può nel rispetto della giurisprudenza e della legge, ma vi saranno situazioni diverse in tutto il Paese con una totale confusione, disagi e danni” afferma il deputato Dem.

“E’ impressionante la sciagurata leggerezza con cui il governo comunica di attaccarsi a una sentenza della Corte di Cassazione che sconfesserebbe il Consiglio di Stato che si è espresso sui bandi. La Cassazione infatti solleva solo un vizio di forma e non di merito. Il tema bandi c’è e rimane, i bandi sono da fare. Così come fa paura, per le conseguenze su territori e Comuni, la propaganda senza fondamento con cui si vuole abbindolare l’Europa dicendo ad essa che in italia ci sono fin troppe spiagge libere (su cui fare i bandi per nuove concessioni), mentre le attuali concessioni sono limitate (quindi da non mettere a bando). E’ inconcepibile mettere il turismo balneare, le imprese, i lavoratori, gli enti locali in un punto vicino al non ritorno”  prosegue Gnassi.

“Questa farsa deve finire, non si può continuare a lasciare nell’incertezza e ora mettere anche di fronte a conseguenze legali tutti gli operatori e i territori di un settore nevralgico per il nostro turismo, quello balneare, e per la nostra economia. Senza per altro dare nessuna possibilità di programmazione e investimenti su un patrimonio paesaggistico, turistico, economico e lavorativo del Paese fatto di circa 8000 chilometri di coste e spiagge, 27.000 imprese e centinaia di migliaia di lavoratori. In questo senso ho presentato a nome del Pd un ordine del giorno con cui chiediamo che il governo “provveda con urgenza in relazione alla Bolkestein a definire una norma nazionale anche esercitando la delega legislativa disposta dalla legge per la concorrenza 2021, per consentire l’avvio delle procedure di evidenza pubblica finalizzate al rilascio dei nuovi provvedimenti concessori”. Senza procedere così si produrrà una cosa mai vista per il turismo italiano. Siamo ben oltre ‘armiamoci e partite’. La ministra Santanché che dice “non è un problema mio, non ho la delega“. Salvini che vuole prorogare sine die dicendo all’Europa ce ne freghiamo di te, il ministro Fitto che chiede a Salvini se fa davvero, Fratelli d’italia che fa comunicati stampa. Siamo dentro a una forma patologica di menefreghismo o egoismo istituzionale con vista sulle elezioni Europee. Aggirando scientemente una questione assolutamente delicata e pericolosa per l’Italia, per la sua credibilità, per il turismo del Paese, per la sua competitività, per gli operatori e le amministrazioni locali”.

“Le questioni anche complesse e impegnative vanno affrontate. Chi amministra e governa lo deve fare. Scappare e scaricare su altri non fa né onore né gli interessi del Paese e lascia un settore come questo allo sbando”.conclude il parlamentare.