Informativa in Cdm sui balneari: “tema si affronterà a gennaio, Salvini chiede la proroga per i Comuni, dubbi da Fitto

Il dossier dei balneari verrà affrontato dal governo a gennaio: è quanto emerso, secondo quanto si apprende, nel corso del Cdm, dove Matteo Salvini ha presentato una informativa per consentire ai comuni di prorogare le attuali concessioni.
La proposta del leghista, spiegano fonti di governo, non avrebbe convinto alcuni colleghi a partire dal ministro per gli
Affari Ue e il Pnrr Raffaele Fitto.

La replica di Antonio Capacchione e Maurizio Rustignoli

da mesi chiediamo al Governo di emanare una nuova legge o comunque un provvedimento chiarificatore. Da ultimo con la lettera di ieri che alleghiamo e che richiama le nostre analoghe precedenti. Tutte puntualmente e costantemente ignorate.

Anche nell’ultimo provvedimento legislativo approvato oggi dal Governo non vi è alcuna norma che riguarda la questione balneare. È stata approvata, dopo una lunga discussione, solo una informativa fortemente voluta dal ministro Salvini e diretta ai comuni. Una sorta di circolare esplicativa della legge vigente che consente una proroga tecnica ( art. 3 comma 3 della legge Draghi). La leggeremo con attenzione e faremo le nostre valutazioni nei nostri organismi dirigenti che riuniremo a breve.

Leggi l’informativa al Consiglio dei Ministri sulle concessioni demaniali

Balneari: FdI, comuni estendano concessioni fino a dicembre 2024

“La tutela delle nostre imprese balneari è da sempre una priorità per Fratelli d’Italia e per il governo Meloni. A tal fine e per la prima volta, nei mesi scorsi è stata realizzata una mappatura delle coste, che ha consentito di valutare, come indicato dall’ultima sentenza della Corte di Giustizia Ue, il requisito della scarsità della risorsa naturale, imprescindibile per l’applicazione della direttiva Bolkestein. In questi giorni poi si sta accelerando l’interlocuzione tra il governo italiano e la Commissione europea, al fine di definire una normativa condivisa, che disciplini la materia delle concessioni demaniali ad uso turistico ricreativo, senza ulteriori incertezze interpretative e applicative. Nel frattempo, tra le varie pronunce intervenute, quella recente della Corte di Cassazione a sezioni riunite ha rimesso in discussione una delle sentenze del Consiglio di Stato in adunanza plenaria del Novembre 2021, riconoscendo altresì il legittimo operato del Parlamento e del Governo. In conseguenza di ciò, ad oggi ai Comuni spetta quindi riconoscere che i titoli concessori hanno validità fino al 31.12.2024, in attesa della normativa definitiva che ponga fine alla procedura di infrazione e dia finalmente certezza agli operatori, espressione di quella tipicità di immagine e impresa tutta italiana che è sempre stato la nostra priorità tutelare”. È quanto dichiarano in una nota Gianluca Caramanna, deputato e responsabile nazionale turismo di FdI, Riccardo Zucconi, segretario di presidenza della Camera, e Carlo Fidanza, Capodelegazione di FdI al Parlamento Europeo.