Decisione odierna Cassazione sezioni Unite spazza via l’iniqua sentenza del Consiglio di Stato

“Tutto sbagliato, tutto da rifare” come diceva il grande Gino Bartali! Lo dichiara Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari Itália Federturismo Confindustria. Infatti oggi la Cassazione a sezione unite accogliendo il ricorso della regione Abruzzo, unica regione d’ Italia ad averlo presentato insieme ai balneari, ha azzerato, cancellato , spazzato via dall’ ordinamento giuridico la sentenza della plenaria del CDS che non può più essere citata né da tribunali né dalla Commissione europea e tantomeno dalle amministrazioni pubbliche sulla vicenda balneari.

Questo é un esempio che le sentenze se sono sbagliate vanno combattute e non accettate, come del resto il Tar Lecce coraggiosamente, e con grande coerenza, aveva fatto, discostandosi da una sentenza dispotica che oggi viene finalmente rimossa dal mondo giuridico. E noi balneari non ci siamo mai rassegnati ad una ingiustizia che molti giornali hanno anche mascherato ed appoggiato con una informazione strumentalizzata, denigrando un intero comparto economico.
Ora il Governo ha una grande opportunità per dare un significato al risultato della mappatura ai fini della corretta applicazione dell’art 11 della Direttiva Bolkestein e non il 12 ingiustamente applicato, ed anche per rispondere per le rime alla Lettera della Commissione Europea.
Il castello di menzogne costruito contro le imprese balneari comincia a vacillare e perdere di consistenza.

Scarica la sentenza della Cassazione a sezioni unite

Balneari, Zucconi (FdI): “Odierna sentenza Corte Cassazione mette pietra tombale di chi vuole minare basi settore”

“Si mette male per i violatori seriali del buon senso in materia di concessioni balneari. L’odierna sentenza della Corte di Cassazione è dopo quella della Corte di Giustizia UE e i risultati del Tavolo Interministeriale sulla mappatura delle coste italiane, la pietra tombale di quanti vogliono minare le basi stesse di un importante settore del Turismo nazionale”. Lo afferma in una nota il Segretario di Presidenza e deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi. “Con l’aggravante intanto – spiega- di avere accusato i nostri Ministeri di falsità nel verificare la sussistenza della scarsità di risorse cui l’art 12 della Bolkestein condiziona qualsiasi asta. Un esito scomodo per lor signori e molto scomodo anche per qualche burocrate UE a cui si aggiunge, oggi, il vedersi cassata definitivamente la sentenza del CdS- che era alla base di dannose normative nazionali ma anche ( roba da non credere) del Parere Motivato sulla infrazione relativa ai balneari. Difendiamo le Microimprese, il Turismo, l’Economia italiana”.