Confimprese Demaniali, osservazioni al DL: “Tutelare e difendere la Storia Balneare Italiana”

Mauro Della Valle Presidente Confimprese Demaniali Italia ha trasmesso alla Camera dei Deputati un documento di osservazioni al DL “disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano”, cosidetto “Salva infrazioni”

Mauro Della Vallle

Tra le priorità da rimodulare nel DL Salva infrazioni, è fondamentale inserire nell’oggetto del bando non solo la concessione demaniale , ma anche la struttura esistente (sia essa facilmente amovibile che di difficile rimozione), l’attrezzatura balneare, ed ogni struttura connessa all’attività oggetto della concessione. E’ inevitabile per tutto questo l’esercizio della perizia per valutare la conformità edilizia, il valore dei fabbricati, dell’attrezzatura e soprattutto abrogare l’art.49 che ad oggi crea un cortocircuito tra le norme da applicare. Infine, altre nostra importante osservazione è di prevedere il rilascio del cosidetto TUD (titolo unico demaniale) che ad oggi è il maggior ostacolo che da decenni pone un freno al salto di qualità dei servizi alla balneazione, generando contenziosi per il mantenimento delle strutture balneari dopo il 31 ottobre.

L’Associazione di categoria in rappresentanza delle Imprese demaniali associate, esprime forte preoccupazione per l’impatto delle disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime con riferimento al DL Salva infrazioni che, pur introducendo alcune importanti ed innovative disposizioni , necessita, a nostro avviso di diversi correttivi che se non applicati, rischierebbero di generare un grave danno a tutta l’economia del comparto demaniale che ricordiamo non riguarda soltanto stabilimenti balneari, ma anche attività alberghiere, ristoranti, campeggi, tutto ciò che insiste sul demanio marittimo italiano.

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Balneari, Giani e Marras: “Difenderemo la legge toscana davanti alla Consulta”

Atto immotivato, difenderemo la legge presso la Consulta. La Regione Toscana replica così alla notizia arrivata nella serata di ieri, venerdì 27 settembre, dell’impugnazione da parte del governo della legge toscana (approvata lo scorso luglio) che riordina la materia delle concessioni demaniali marittime. Proprio ieri si è riunito il tavolo regionale del demanio marittimo nel corso del quale erano state presentate e condivise alcune proposte di modifica al decreto legge per riallineare perfettamente la legge dello Stato alla disciplina regionale.

“Il governo – spiegano il presidente Eugenio Giani e l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras – ha impugnato senza motivo la legge anche dopo le nostre controdeduzioni, ma difenderemo con forza il testo davanti alla Consulta. Un atto totalmente irresponsabile, frutto solo della contrapposizione politica, senza aver minimamente considerato nel merito il valore e il contributo proposti dalla Toscana. Non solo dunque – concludono – sono stati presi in giro i concessionari e tutti coloro che lavorano negli stabilimenti balneari, non solo si sono dovuti arrendere all’evidenza troppo tardi e approvare l’attuale Decreto Legge che è un atto incompleto, contraddittorio e frettoloso, ma oggi si oppongono anche alle norme che potevano invece suggerire qualche soluzione più appropriata”.

Al tavolo regionale, che si è tenuto ieri pomeriggio, hanno partecipato, oltre all’assessore Marras, associazioni di categoria, balneari e Anci Toscana. “Nella riunione – ha aggiunto Marras – oltre ad illustrare le proposte di modifica al decreto legge le categorie hanno avanzato ulteriori proposte di modifica che abbiamo raccolto e che invieremo comunque a tutti i deputati e i senatori, un lavoro importante portato avanti da comuni e rappresentanti del mondo economico regionale. La legge regionale salvaguarda la concorrenza ed abbiamo sempre sostenuto che fosse un ottimo spunto anche per il governo per risolvere la vertenza con L’Unione Europea. Allo stesso tempo – conclude l’assessore – si propone anche come strumento per tutelare la piccola impresa e sostenere gli investimenti per migliorare la qualità dell’offerta turistica e riqualificare l’ambiente e gli spazi pubblici delle città e delle comunità costiere”.