Caos dopo Tar Liguria, Governo alzi la testa contro Ue per corretta applicazione Bolkestein

“La sentenza del Tar Liguria che respinge le proroghe delle concessioni balneari, evidenzia, ancora una volta, lo stato di confusione e incertezza che sta travolgendo il settore balneare a causa di un quadro normativo inadeguato, contraddittorio e profondamente penalizzante per le imprese. La decisione dei giudici sconfessa ancora una volta la linea di condotta peraltro supina e remissiva del Governo che, arresosi ai dictat dei tecnocrati del Mercato Interno, ha contribuito allo sviluppo di una norma distruttiva che calpesta i diritti di un’intera categoria di lavoratori e imprenditori. Il Governo era sulla buona strada con il percorso della mappatura delle concessioni demaniali marittime per stabilire condizioni e presupposti di avvio delle gare: per questo è fondamentale tornare con forza a sostenere la corretta applicazione della direttiva Bolkestein, che deve essere attuata come lo stesso Bolkestein ha ricordato nel Parlamento italiano, specificando che anche la sua direttiva non si applica alle concessioni di beni ma solo a quelle di servizi. La politica non può continuare a restare inerte davanti a questa situazione scandalosa, che disconosce il duro lavoro di 30 mila imprese e 300 mila lavoratori.” Lo dichiarano Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria e Bettina Bolla, Presidente di La Base Balneare con Donnedamare.

Fisa lancia una petizione contro il monopolio Fin

Se stai leggendo questa richiesta, probabilmente hai a cuore la sicurezza in mare e il benessere delle persone a te care. Ogni anno, in Italia, centinaia di persone perdono la vita per annegamento, inclusi molti bambini. Questo dramma è aggravato da normative che non pongono al centro la sicurezza dei bagnanti e dei soccorritori acquatici.

Il recente Decreto n. 85 del 29 maggio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 giugno 2024, introduce nuove regole per il settore del salvamento acquatico. Tuttavia, tale decreto non rispecchia le reali necessità della società e rischia di compromettere l’operato degli enti di formazione preposti.

Criticità del Decreto

  1. Monopolio nella formazione: Il decreto assegna alla Federazione Italiana Nuoto (FIN) il monopolio per il rilascio delle abilitazioni di Assistente Bagnanti o Bagnino di Salvataggio, penalizzando enti storici come la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e la Società Nazionale di Salvamento (SNS), che per anni hanno formato professionisti salvando innumerevoli vite.
  2. Discriminazione tra enti: Non viene riconosciuta l’esperienza pluriennale di FISA e SNS, creando un evidente squilibrio nel settore della formazione.
  3. Mancata valorizzazione del settore: Invece di potenziare il sistema di salvamento acquatico, il decreto limita le opportunità formative e operative, riducendo la sicurezza per bagnanti e soccorritori.
  4. Assenza di un tavolo tecnico: La normativa è stata definita senza un confronto approfondito con gli esperti del settore, senza una valutazione adeguata del rischio per i soccorritori e senza un’adeguata standardizzazione dei programmi formativi.

La nostra richiesta

Chiediamo una revisione del Decreto n. 85/2024 per garantire una regolamentazione equa e funzionale, che:

  • Riconosca l’esperienza e il ruolo di tutti gli enti formativi storici nel settore del salvamento acquatico.
  • Standardizzi la formazione sulla base di criteri oggettivi e condivisi tra i professionisti del settore.
  • Promuova un sistema di certificazione trasparente, garantendo qualità e sicurezza senza creare monopoli.
  • Valuti il rischio per i soccorritori e definisca protocolli adeguati per il loro addestramento e tutela.

Un appello alle istituzioni

La sicurezza in mare e nelle acque interne è una priorità per tutti. Il decreto, così come strutturato, rischia di paralizzare un settore cruciale per la tutela della vita umana. Facciamo appello alle autorità competenti per una revisione che garantisca equità, sicurezza e riconoscimento del valore di chi da anni opera nel salvamento acquatico.

Firma la petizione qui: SALVAMENTO Modifichiamo il Decreto 29 Maggio 2024 Numero 85