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È morto Frits Bolkstein padre della direttiva diventata incubo dei balneari

Nato il 4 aprile 1933 ad Amsterdam, Bolkestein ha avuto un percorso professionale ricco e variegato: ha iniziato la sua carriera come dirigente presso la Royal Dutch Shell, per poi passare alla politica con il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD). Nel corso degli anni, ha ricoperto numerose posizioni di rilievo, tra cui quella di Ministro della Difesa e leader del VVD. A livello europeo, è particolarmente riconosciuto per aver sviluppato la “Direttiva Bolkestein”, che ha avuto l’obiettivo di liberalizzare il mercato dei servizi all’interno dell’Unione Europea, promuovendo una maggiore concorrenza e integrazione tra gli stati membri. La direttiva nacque in origine per di consentire ai lavoratori dell’Europa dell’Est di operare in Europa occidentale secondo le condizioni salariali del proprio paese d’origine ma subì in seguito modifiche e molte categorie ne furono escluse ad eccezione dei concessionari balneari.

Il 18 aprile 2028, Frits Bolkestein prese parte a un evento intitolato L’EURO, L’EUROPA E LA BOLKESTEIN SPIEGATI DA FRITS BOLKESTEIN. Questo incontro fu organizzato dall’ allora Associazione “Donnedamare” e si svolse all’interno dell’ aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari presso la Camera dei Deputati. In questa occasione ebbe a spiegare la propria posizione “autentica” sulla direttiva che porta il suo nome, dichiarando che le concessioni balneari non sono servizi ma beni, e che pertanto la direttiva sulla libera circolazione dei servizi non va applicata alle concessioni delle spiagge, ricevendo un’ ovazione da tutte le imprese balneari presenti.

All’evento parteciparono i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici tra i quali: Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Maria Stella Gelmini, Gian Marco Centinaio, Maurizio Gasparri, Carlo Fidanza, Deborah Bergamini, Massimo Mallegni, Giorgio Mulé, Vittorio Sgarbi, Riccardo Zucconi, Sandra Lonardo, Edoardo Rixi, Roberto Bagnasco, Roberto Cassinelli, Lorenzo Viviani, Gianni Alemanno, Paolo Ripamonti, Stefania Pucciarelli, Sara Foscolo, Manuela Gagliardi, Franco Vazio, Sergio Battelli, Gregorio De Falco, Luciano Monticelli, Marco Scajola e Angelo Vaccarezza e tanti politici che si sono battuti sul tema, ma che comunque dopo più di 15 anni, non sono riusciti, o non hanno voluto, trovare una soluzione.

Il cordoglio di Assobalneari E La Base Balneare con Donnedamare

Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria e La Base Balneare con Donnedamare esprimono profondo cordoglio per la morte del ex Commissario Europeo Frits Bolkestein, autore della Direttiva 2006/123/CE sulla liberalizzazione dei servizi, nota come “Direttiva Bolkestein”.
Le due Associazioni balneari lo ricordano, in particolare, per la sua testimonianza al Parlamento Italiano, quando di fronte ai Parlamentari, spiegò come l’accanimento contro i balneari italiani non aveva nulla a che vedere con lo spirito della Direttiva, che anzi è stata – e continua ad essere -strumentalizzata a favore degli interessi di chi vuole favorire le grandi multinazionali e gli investitori a svantaggio di un settore che, oggi, dà lavoro a 30 mila famiglie e 300 mila occupati e rappresenta l’eccellenza del turismo Made in Italy.

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Calabria, nuove disposizioni per le concessioni balneari, massimo 6 mesi di utilizzo

La Giunta della Regione Calabria, nella seduta odierna, su proposta dell’assessore alla Tutela dell’ambiente, Giovanni Calabrese, ha approvato l’atto di indirizzo per la programmazione della stagione balneare 2025, che ha come durata l’intero anno solare.

Il provvedimento stabilisce, tra l’altro, che le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo stagionali dovranno prevedere l’utilizzo dell’area concessa per un periodo minimo di 4 mesi e massimo di 6, nell’intervallo compreso tra il 1° maggio 2025 e il 31 ottobre 2025 (periodo di balneazione stagionale). Quelle ad utilizzo annuale possono includere anche attività accessorie diverse dalla balneazione come, ad esempio, ristorazione, attività ludiche, sportive, elioterapiche. Inoltre, al di fuori del periodo di balneazione stagionale previsto, durante il quale sono garantiti i presidi minimi di sicurezza, da parte dei titolari delle concessioni, ed i controlli di qualità delle acque, da parte di Arpacal, è consentita la libera balneazione a condizione che gli esercenti dei lidi balneari predispongano una segnaletica mirata ad avvisare la popolazione sull’assenza di controlli e di presidi di sicurezza, dandone comunicazione anche ai Comuni ed alle Autorità marittime territorialmente competenti.

L’atto di indirizzo si prefigge l’obiettivo di incoraggiare iniziative che favoriscano forme di turismo complementare a quello esclusivamente balneare, valorizzando la risorsa mare e consentendo anche alle strutture ricettive costiere di operare anche al di fuori dei periodi di balneazione garantiti. Il fine è anche quello di favorire il collegamento dell’offerta turistica di tipo balneare alle iniziative di varia natura presenti sul territorio, aventi carattere culturale, didattico, congressuale, religioso, enogastronomico, sportivo, fieristico, divulgativo, ecologico e ludico.