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Tar Veneto stoppa i nuovi gestori del tratto di spiaggia UMG 2

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Veneto si è pronunciato su un ricorso presentato dalla società Umg 2 S.C. A R.L. contro il Comune di Jesolo e la società Jesolo Beach Service S.a.s., in merito all’assegnazione di una concessione per l’uso di un tratto di spiaggia.

Il Contenzioso

Il Comune di Jesolo, con una decisione del 14 novembre 2024, aveva assegnato a Jesolo Beach Service S.a.s. la concessione di un’area demaniale marittima, identificata come “Unità Minima di Gestione n. 2” del Piano Particolareggiato dell’Arenile. Umg 2 S.C. A R.L., che evidentemente aveva partecipato alla selezione senza ottenere la concessione, ha impugnato questa decisione davanti al TAR, chiedendone l’annullamento.

Oltre all’annullamento della concessione, la società ricorrente ha anche chiesto che il relativo contratto (se già firmato) venisse dichiarato inefficace e che il Comune fosse condannato al risarcimento dei danni subiti.

La Decisione del TAR

Il TAR ha ritenuto che la questione sollevata richieda un approfondimento più dettagliato e ha fissato un’udienza pubblica per il 16 aprile 2025, nella quale verrà esaminato il merito della vicenda.

Nel frattempo, ha deciso di sospendere l’efficacia della decisione impugnata, ossia l’assegnazione della concessione, fino a quando non verrà presa una decisione definitiva. Tuttavia, ha concesso al Comune la possibilità di affidare temporaneamente l’area alla società vincitrice esclusivamente per eseguire lavori di sistemazione e manutenzione della spiaggia, senza che ciò pregiudichi l’esito finale del giudizio.

I concessionari non sono “privati”, il chiarimento dell’ Associazione Balneari Siciliani

In seguito a recenti notizie di stampa secondo cui i Comuni costieri potrebbero indire bandi per la cessione di tratti di spiaggia siciliane ai privati, i concessionari balneari della Sicilia hanno rilasciato un chiarimento ufficiale.

Concessionari, non “Privati”

I concessionari balneari sottolineano di non essere “privati” nel senso tradizionale del termine. Le aree in loro affidate non sono acquisite in regime libero, ma vengono concesse in affitto dietro il pagamento di un canone e l’adempimento di obblighi fiscali e contributivi. Oltre a questo, garantiscono servizi essenziali – tra cui il primo soccorso affidato a personale specializzato, operazioni di salvataggio e la manutenzione continua dell’arenile – che, pur essendo un obbligo di legge per i Comuni, spesso non vengono adeguatamente assicurati.

Il Quadro Normativo

Il Demanio Marittimo in Sicilia è di competenza regionale. Con la L.R. n. 32 del 16 dicembre 2020, è stata conferita alle Strutture Territoriali dell’Ambiente (STA) la gestione per il rilascio dei titoli concessori. Di conseguenza, nessun decreto assessoriale potrà mai modificare il quadro legislativo esistente. Anche nel caso in cui le competenze venissero trasferite, tramite una nuova legge regionale, ai Comuni costieri, la procedura per l’assegnazione delle nuove concessioni sarebbe subordinata all’adozione dei necessari regolamenti attuativi, alla definizione delle aree nei PUDM e all’ottenimento dei relativi VAS/VIA.

Procedure Amministrative Ancora Inesistenti

Anche ipotizzando il trasferimento delle competenze, il processo di assegnazione delle concessioni non è ancora stato avviato. Prima di poter indire bandi, infatti, dovrebbero essere definiti:

  • I regolamenti attuativi necessari;
  • La pubblicazione di un bando che permetta a tutti gli interessati di partecipare, in conformità con le aree individuate nei PUDM approvati dall’ARTA;
  • La raccolta e l’evidenza pubblica delle richieste di concessione, seguita da una conferenza dei servizi con tutti gli enti coinvolti nella gestione del Pubblico Demanio Marittimo.

Conclusioni

Alla luce di quanto esposto, i concessionari balneari siciliani ribadiscono che, ad oggi, non esistono procedure, regolamenti o bandi che autorizzino la cessione di tratti di spiaggia ai privati. Le notizie diffuse non trovano riscontro nella realtà normativa e amministrativa vigente, garantendo così la continuità e la qualità dei servizi offerti lungo il litorale siciliano.