Sicilia, concessioni: Il presidente Firullo chiede l’applicazione della legge regionale
Il tema delle concessioni demaniali marittime in Sicilia è complesso e presenta diverse peculiarità rispetto al resto d’Italia, soprattutto in relazione alla recente normativa approvata a livello nazionale, che proroga le concessioni fino al 2027. È importante ricordare che la gestione del Demanio Marittimo in Sicilia è regolata in modo diverso, poiché la Regione Sicilia, in virtù del suo statuto speciale, detiene la proprietà del demanio marittimo e legifera autonomamente su di esso. Questo porta a differenze significative rispetto al quadro normativo nazionale.
Il Presidente Firullo afferma “Noi balneari siciliani non abbiamo avuto un’estensione tacita al 2033 delle nostre concessioni, bensì l’abbiamo ottenuta dopo una formale richiesta tramite il portale pubblico della Regione. Si tratta di un nuovo atto concessorio valido fino al 2033, registrato e ottenuto dopo la pubblicazione nel sito della Regione Sicilia, previo il pagamento dei “diritti fissi” di Euro 250,00 quindi siamo in regola e pretendiamo che i nostri diritti vengano tutelati dai nostri politici che ci rappresentano”.
Partendo da questo presupposto l’Associazione Turistica Balneare Siciliana, insiste nella conferma della Legge Regionale numero 24/2019 e le prescrizioni del Decreto ARTA numero 137/Gab del 21.05.2020, quindi nella validità delle concessioni demaniali già estese al 31 Dicembre 2033 anche considerando che l’occupazione nella costa della Sicilia incide di circa il 18% su 1.500 Km con tipologie diverse: bar, ristorante, pizzeria, Stabilimenti balneari, aree attrezzate, attività industriali e concessioni a privati. Si può quindi dimostrare che gli stabilimenti balneari occupano soltanto quasi il 6%, quindi in Sicilia non si può ritenere scarsa la risorsa e pertanto il comma 1 dell’articolo 12 della Direttiva Europea 123/2006 non pone dubbi sulla regolarità della conferma dei nostri titoli concessori al 2033.