Concessioni, gara d’appalto telematica a Maiori

È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando per l’assegnazione delle nuove concessioni balneari. Questo nuovo passo dà ulteriore evidenza ufficiale all’iter burocratico per il rinnovo del litorale maiorese, per il quale è possibile presentare progetti e domande per partecipare alla selezione degli operatori che per i prossimi 11 anni saranno affidatari di stabilimenti lungo il litorale di Maiori nell’area del Lungomare Capone e della frazione Erchie.

Il Comune di Maiori ha recentemente annunciato una nuova gara d’appalto con la determina N. 1529 R.G. del 19 dicembre 2024, che segna un importante passo verso l’innovazione delle procedure di affidamento dei lavori pubblici. Questo bando, che si affida alla piattaforma telematica Net4market, introduce diverse novità destinate a stimolare la partecipazione e la concorrenza tra le imprese, con un occhio di riguardo per le realtà locali.

Modalità della Gara:

La procedura seguita è quella aperta, con l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Questo criterio si basa sul miglior rapporto qualità-prezzo, come stabilito dagli articoli 71 e 108 del Decreto Legislativo 36/2023. La durata dell’affidamento è fissata in 11 anni, senza possibilità di proroga o rinnovo, il che garantisce una certa stabilità e prevedibilità per le aziende vincitrici.

Accessibilità e Partecipazione:

Una delle caratteristiche più interessanti di questa gara è la limitazione alla partecipazione: ciascun concorrente può presentare un’offerta solo per un lotto. Questa decisione strategica mira a garantire una distribuzione più equa delle opportunità, favorendo in particolare le micro, piccole e medie imprese.

Termine e Preparazione:

Gli operatori economici interessati devono prestare particolare attenzione alle tempistiche: il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato per il 14 marzo senza possibilità di proroghe. Il Comune ha sottolineato l’importanza di preparare la documentazione in anticipo, evidenziando i potenziali ritardi o problemi tecnici che potrebbero influire negativamente sulla partecipazione.

Trasparenza e Comunicazione:

Non è prevista alcuna comunicazione specifica ai concorrenti riguardo la pubblicità delle sedute, il che sottolinea l’importanza della consultazione diretta del bando e della piattaforma telematica per rimanere aggiornati sulle prossime fasi della gara.

Il sindaco Antonio Capone dichiara: “Si tratta dell’ennesimo passo concreto che facciamo verso la rigenerazione del litorale di Maiori, per rendere più moderna e di qualità una delle parti più rilevanti della nostra economia turistica. Continuiamo convinti su questa strada destinata a tracciare un punto importante nella crescita economica e sociale della città, si tratta di una vera e propria rivoluzione”.

Il Comune di Maiori è stato il primo ente in Italia a delineare un nuovo modello di gestione delle concessioni balneari mettendo a bando le concessioni dei lidi senza attendere i termini delle proroghe.

Questa visione ci ha premiato – sottolinea il sindaco Capone – in questo momento tra sentenze e leggi c’è una velatura di incertezza attorno al futuro dei balneari, noi mettiamo un punto fermo e diamo certezze”.

Da queste assegnazioni, emergerà una nuova concezione del litorale della cittadina della Costiera amalfitana, basata su una gestione innovativa e orientata alla sostenibilità. Le spiagge saranno attrezzate per garantire l’accessibilità totale, con ausili dedicati alle persone con disabilità, postazioni ombra accessibili, lettini con altezze differenziate e camminamenti sicuri.  Il Comune stabilirà anche quote di ombrelloni che ogni lido dovrà riservare ai residenti, e i relativi prezzi calmierati. Oltre che tariffe agevolate per gli ospiti di strutture ricettive situate a Maiori.

La vita di spiaggia dovrà cambiare, diventando un’esperienza in linea con le richieste del mercato. Musica soft, servizi di ristorazione e accoglienza, wellness. Durante la stagione, che si allunga a otto mesi perché vedrà i lidi montati a partire dal 15 marzo e smontati entro il 15 novembre, sarà possibile organizzare eventi di intrattenimento come feste e animazioni, sempre nel rispetto delle normative vigenti.

La tutela ambientale sarà centrale nel progetto, con l’utilizzo di materiali ecocompatibili, strutture reversibili e interventi periodici di disinfezione e monitoraggio dell’arenile. Il design delle strutture sarà modernizzato per garantire comfort e una piena visibilità del mare, migliorando l’organizzazione estetico-funzionale del litorale. Il progetto prevede anche che i concessionari siano responsabili della salvaguardia paesaggistica e ambientale della spiaggia. Tra i loro compiti ci saranno il campionamento e l’analisi annuale dei sedimenti dell’arenile, oltre alla manutenzione e disinfezione.

Il modello si basa su un partenariato pubblico-privato innovativo non solo per la Costa d’Amalfi, stabilito da un regolamento che darà valore alle azioni di qualità e alla proposta di esperienze per l’assegnazione delle concessioni. Un nuovo sistema che sarà vantaggioso anche per la collettività: da bando è stabilito che una piccola percentuale dei ricavi degli stabilimenti balneari sarà destinata al decoro urbano e alla manutenzione, attraverso il versamento di una sorta di royalty al Comune, garantendo la possibilità di accogliere i flussi turistici balneari con una città ordinata e fornitrice di servizi, senza dover andare a pesare sul bilancio pubblico e sui servizi destinati alla popolazione residente.

Il Movimento 5 Stelle propone il divieto di fumo nelle spiagge romane

In un’azione che punta a tutelare l’ambiente e la salute pubblica, Paolo Ferrara, consigliere comunale e figura di spicco del Movimento 5 Stelle, ha presentato una proposta normativa che prevede il divieto di fumo sulle spiagge di Ostia, Castel Porziano e Capocotta. L’iniziativa, definita “pentastellata” in linea con la tradizione del partito, si ispira a modelli di successo adottati in città come Stoccolma, Melbourne, Barcellona e in alcune località italiane come Bibione e Capri.

Un provvedimento per un ambiente più pulito

L’obiettivo dichiarato dall’esponente grillino è duplice: ridurre la presenza di mozziconi di sigaretta, considerati uno dei rifiuti più pericolosi per l’ecosistema marino, e proteggere la salute dei cittadini dai rischi legati al fumo passivo. Secondo i dati di Legambiente, infatti, i mozziconi costituiscono il 14% della spazzatura presente sulle spiagge italiane e possono impiegare oltre dieci anni a degradarsi, rilasciando sostanze tossiche nel mare.

“Con questa proposta, miriamo a garantire spiagge più pulite, un’aria più respirabile e un mare libero da inquinanti. La misura non è intesa a penalizzare chi fuma, ma a tutelare il diritto di tutti a godere di spazi comuni sani e sicuri”, ha dichiarato Ferrara durante la presentazione della bozza.

Modalità di attuazione e aree dedicate

La proposta prevede l’istituzione di aree appositamente designate per i fumatori, posizionate lontano dalle zone di balneazione. In questo modo, si intende conciliare il diritto dei fumatori di poter usufruire dei propri spazi senza compromettere la salute di chi frequenta le spiagge. Inoltre, il divieto non interesserà le aree esterne di bar e ristoranti, consentendo comunque un momento di pausa all’aperto per coloro che scelgono di fumare.

Oltre alle misure restrittive, il provvedimento include l’avvio di campagne di sensibilizzazione, finalizzate a informare e coinvolgere la cittadinanza nel cambiamento, evitando così imposizioni troppo drastiche e favorendo un approccio graduale verso un ambiente più pulito.

Un percorso di consultazione e condivisione

Per garantire un iter condiviso e partecipativo, la bozza della delibera è stata trasmessa non solo all’Assemblea Capitolina, ma anche al Presidente della Commissione Ambiente, ai sindacati del settore balneare e alle associazioni ambientaliste. L’iniziativa, se approvata, potrà rappresentare un importante passo in avanti per la tutela del patrimonio naturale e della salute pubblica, servendo da esempio per altre amministrazioni italiane.

La proposta, tuttavia, solleva anche un interrogativo: perché un’iniziativa di tale portata non veniva avanzata durante il mandato della precedente amministrazione, guidata dalla sindaca Raggi? La risposta a questo quesito rimane nelle dinamiche politiche interne, mentre ora la palla passa al sindaco Roberto Gualtieri per valutare la possibilità di adottare la misura.

Conclusioni

Il divieto di fumo sulle spiagge, così come proposto da Paolo Ferrara, mira a un duplice obiettivo: migliorare la qualità dell’ambiente e tutelare la salute dei cittadini. Un approccio che, ispirandosi alle esperienze internazionali, potrebbe segnare una svolta significativa nella gestione degli spazi pubblici e nella promozione di uno stile di vita più sostenibile e responsabile.