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La Società Nazionale di Salvamento chiede equità nella formazione dei bagnini: appello al Parlamento

La Società Nazionale di Salvamento desidera esprimere un sentito ringraziamento a tutti i parlamentari che, con impegno e dedizione, si sono occupati della questione del salvataggio acquatico, presentando ordini del giorno ed emendamenti al Decreto “Milleproroghe”, attualmente in discussione al Senato. Tali interventi legislativi sono fondamentali per garantire la continuità del rinnovo delle abilitazioni per i bagnini e per impedire che la prossima stagione balneare possa caratterizzarsi per la mancanza di questa figura professionale, arrecando gravi danni ad un settore economico fondamentale come quello della balneazione e, di conseguenza, compromettendo la sicurezza dei bagnanti.

Confidiamo in un accordo politico tra le forze presenti in Parlamento affinché si possa consentire la proroga dei termini per il rinnovo delle abilitazioni professionali. Tuttavia, è altrettanto importante che in Parlamento si determini una volontà politica affinché si possa procedere con la modifica del Decreto del Ministero dei Trasporti n.85/2024. Tale decreto ha di fatto generato un monopolio nella formazione dei bagnini di salvataggio/assistenti bagnanti, conferendo tale prerogativa esclusivamente alla Federazione Italiana Nuoto. Questa situazione contravviene ai principi di concorrenza e alle regole di mercato, limitando la pluralità delle realtà operative nel settore e rischiando di compromettere la qualità e la disponibilità della formazione su scala nazionale.

La Società Nazionale di Salvamento ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni per correggere queste criticità, garantendo una regolamentazione equa e rispettosa dei principi di libero mercato, nell’interesse della sicurezza collettiva e della tutela delle nostre coste e acque interne. Ringraziamo ancora tutti i parlamentari per il loro impegno e invitiamo le istituzioni a proseguire nel dialogo costruttivo per risolvere definitivamente queste problematiche. La formazione dei bagnini di salvataggio/assistenti bagnanti non può essere appannaggio esclusivo della Federazione Italiana Nuoto e del suo Presidente.

Sospiro di sollievo per i balneari di Chiavari, il Tar Liguria sospende l’ordine di sgombero

Con una serie di decreti cautelari emessi oggi, il TAR Liguria ha accolto i ricorsi presentati da alcuni concessionari contro il Comune di Chiavari, sospendendo l’ordine di sgombero delle aree demaniali marittime precedentemente in concessione agli stessi che risultavano sconfitti a seguito delle recenti procedure selettive indette dal comune ligure.

Accoglimento del Ricorso e Sospensione dell’Ordine di Sgombero

Le richieste di misure cautelari presentate chiedevano l’annullamento di diverse deliberazioni e determinazioni dirigenziali del Comune di Chiavari legate alla gestione delle concessioni demaniali. Di particolare rilievo è stata la sospensione dell’ordine di sgombero emesso dal Comune con la nota del 13 gennaio 2025, che imponeva alla società di liberare l’area entro 15 giorni e ripristinare lo stato dei luoghi. Questa sospensione cautelare permette quindi agli appellanti di mantenere il possesso dell’area fino a una decisione definitiva sulla controversia.

L’ordinanza inoltre si inserisce nel contesto di una serie di recenti decisioni prese dal TAR Liguria, che hanno già esaminato la questione delle concessioni demaniali marittime, ribadendo che tali concessioni devono considerarsi terminate al 31 dicembre 2024, disapplicando di fatto la scadenza fino al 2027 prevista dal decreto legge n. 131/2024.

Le precisazioni del Comune di Chiavari

“Prendiamo atto dei decreti presidenziali emessi dal Tar Liguria in data odierna che sospendono l’esecuzione degli ordini di sgombero notificati agli stabilimenti balneari che hanno perso la gara di aggiudicazione delle aree demaniali, dichiara il sindaco, Federico Messuti. La sospensione è limitata ai giorni 11 e 21 febbraio, data in cui sono state fissate le udienze che permetteranno la discussione in contraddittorio tra tutte le parti coinvolte, per valutare le richieste di sospensiva avanzate dagli stabilimenti Bagni Ste, Bagni Gabbiano, Bagni Comunali e Bagni Oasi.

Ribadiamo che il mancato adempimento agli ordini di sgombero potrebbe comportare conseguenze penali per i titolari delle concessioni scadute. I provvedimenti odierni del TAR evitano, tuttavia, ulteriori ripercussioni fino alla data delle udienze. Inoltre, gli altri ricorsi presentati sempre al TAR contro le delibere di proroga delle concessioni, assunte dal comune per un solo anno, sono stati dichiarati improcedibili, e quindi confermano la validità delle decisioni adottate dalla nostra amministrazione. Siamo consapevoli delle complessità legate all’applicazione della direttiva Bolkestein, che comporta margini di incertezza e contenziosi. La nostra amministrazione  continuerà  a lavorare nel pieno rispetto delle normative e degli interessi collettivi”.