Autorizzazioni a spettacoli negli stabilimenti balneari,Assessore Gotor: “Nessun ritardo, ma solo rispetto delle regole e della sicurezza dei cittadini”

“Non c’è alcun ritardo da parte del Comune nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni alle attività di pubblico spettacolo negli stabilimenti balneari, ma solo il rigoroso dovere di compiere i necessari accertamenti a garanzia della sicurezza di tutti, a partire dai cittadini. Noi abbiamo sempre voluto procedere al rilascio delle autorizzazioni e siamo consapevoli dell’importanza che il settore dell’intrattenimento estivo del litorale riveste sia per gli operatori sia per i cittadini, soprattutto per i più giovani. Anche in applicazione dell’Ordinanza del Sindaco dello scorso 30 aprile ci sono però dei passaggi e delle prescrizioni di legge precisi da rispettare che richiedono atti e documentazioni che, tra l’altro, coinvolgono più soggetti pubblici esterni al Comune di Roma.

Questa documentazione nella gran parte dei casi non è stata resa disponibile ed è per questo che il Dipartimento Attività Culturali non ha ancora potuto procedere con le autorizzazioni di competenza che l’anno scorso, ad esempio, furono rilasciate nei casi in cui erano complete e corrette. Lo ribadisco: noi vogliamo venire incontro agli operatori del settore ma deve essere chiaro che questo è possibile solo nel rispetto delle regole, che, insieme con la sicurezza dei cittadini, vengono prima di tutto”. Così l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor .

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Croatti (M5S): “Le false promesse del Governo Meloni hanno insabbiato i balneari”

“Nemmeno ad estate inoltrata il governo riesce a togliere la testa dalla sabbia e affrontare il tema delle concessioni demaniali per dirimere una vicenda che ha gettato nel caos il comparto balneare e sta costringendo tutti i comuni a muoversi in ordine sparso per indire i bandi di gara – spiega Croatti –. La mancanza di riferimenti normativi da parte del governo aprirà una stagione di ricorsi e contenziosi senza fine che continuerà a bloccare investimenti e sviluppo di un comparto fondamentale per l’offerta turistica del nostro Paese. 

È il risultato vergognoso di una politica fatta di promesse clientelari fasulle della banda Meloni in cui i nodi sono venuti al pettine e hanno impiccato il turismo balneare, mettendo altresì impietosamente in luce l’incapacità e l’inadeguatezza del governo e dei partiti che lo sostengono. Sono finiti i tempi dei pugni sul tavolo contro l’Europa, della mappatura farsa, del ‘noi fuori dalla Bolkestein’ – rimarca il senatore dei 5S -.Il governo Meloni, emarginato e privo di peso politico in EU, non vuole ammettere di aver raccontato soltanto balle fino ad ora e che la soluzione più giusta per il comparto era già pronta sul tavolo oltre due anni fa e portava la firma del M5S con la riforma contenuta nel ddl concorrenza del governo Draghi.

Ma evidentemente questo esecutivo crede che si possa governare un Paese soltanto con gli slogan, senza coraggio e visione e dopo quasi due anni iniziamo a vederne i frutti avvelenati” – conclude il senatore.