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Società Nazionale di Salvamento ricorre al Consiglio di Stato contro il Decreto Ministeriale n. 85/2024

La Società Nazionale di Salvamento (SNS), organizzazione storica e punto di riferimento per la sicurezza e il salvamento in ambiente acquatico, si trova al centro di una situazione complessa scaturita dall’adozione del Decreto Ministeriale n. 85 del 29 maggio 2024. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 27 giugno 2024, il Regolamento disciplina i criteri per la formazione degli assistenti bagnanti e per l’individuazione dei soggetti autorizzati alla gestione dei relativi corsi di formazione.

Le criticità del Decreto Ministeriale n. 85/2024

Tra le principali criticità evidenziate dalla SNS emerge il rischio di una concentrazione monopolistica nella formazione degli assistenti bagnanti. Il Decreto prevede che solo la Federazione Italiana Nuoto (FIN), attraverso i suoi allenatori di nuoto per salvamento di secondo e terzo livello, possa preparare i futuri soccorritori acquatici. Questo approccio limita la pluralità delle organizzazioni coinvolte nel settore e penalizza associazioni come la SNS, che da oltre 140 anni opera per garantire sicurezza e prevenzione negli ambienti acquatici.

Un’altra problematica rilevante riguarda l’innalzamento dell’età minima per esercitare la professione di assistente bagnanti, passata da 16 a 18 anni. La SNS ha sottolineato come questa modifica possa aggravare la già critica carenza di personale qualificato, soprattutto durante i mesi estivi, e come ciò precluda opportunità formative e lavorative per i giovani.

Il ricorso al Consiglio di Stato

Per contrastare gli effetti discriminatori e lesivi del Decreto, la SNS ha deciso di intraprendere un’azione legale. In data 20 dicembre 2024, tramite i propri legali, è stato depositato un Appello cautelare innanzi al Consiglio di Stato. L’obiettivo è ottenere provvedimenti che tutelino e garantiscano l’operatività della SNS, ristabilendo una maggiore equità e pluralità nel settore della formazione degli assistenti bagnanti.

Sospensione temporanea della campagna per il rinnovo dei brevetti

In considerazione delle circostanze attuali e in attesa della decisione del Consiglio di Stato, la SNS ha annunciato la sospensione temporanea della “Campagna per il rinnovo dei brevetti di Bagnino di Salvataggio scaduti o in scadenza al 31 dicembre 2024”. Di seguito, il comunicato ufficiale:


COMUNICATO UFFICIALE
Con riferimento alle tematiche di cui al Regolamento adottato con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 29 maggio 2024, n. 85, pubblicato in G.U. 27 giugno 2024, n. 149 (“Regolamento recante norme per l’individuazione dei soggetti autorizzati alla tenuta dei corsi di formazione al salvamento in acque marittime, acque interne e piscine e al rilascio delle abilitazioni all’esercizio dell’attività di assistente bagnanti”), a seguito delle molteplici criticità emerse, gravemente lesive e discriminatorie nei confronti della Società Nazionale di Salvamento, si informa che in data 20 dicembre 2024 è stato depositato, mediante i legali incaricati, un Appello cautelare innanzi al Consiglio di Stato al fine di ottenere i provvedimenti idonei a tutelare e garantire l’operatività della Società Nazionale di Salvamento.

Alla luce di quanto sopra esposto, essendo necessario attendere gli sviluppi delle iniziative adottate, tra cui l’esito dell’Appello cautelare di cui sopra presentato innanzi al Consiglio di Stato, ad oggi, è confermata la sospensione temporanea della “Campagna per il rinnovo dei brevetti di Bagnino di Salvataggio scaduti o in scadenza il 31 dicembre 2024”.

Sarà premura della scrivente comunicare con tempestività – con tutti i mezzi di comunicazione disponibili – ogni ulteriore informazione utile ed aggiornamento inerente agli argomenti sopra citati.

Conclusioni

La SNS ribadisce il proprio impegno nella promozione della sicurezza e nella formazione di professionisti qualificati per il salvamento in ambiente acquatico. Si auspica che le forze politiche e le istituzioni intervengano per apportare le necessarie modifiche al Decreto, garantendo una formazione inclusiva e rispettosa delle diverse competenze presenti nel sistema.

In attesa degli sviluppi legali, la SNS continuerà a operare nel rispetto dei propri valori e nella tutela degli interessi dei propri associati, mantenendo un dialogo costruttivo con le autorità competenti.

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Regione Liguria stanzia ulteriori 3,7 milioni per assunzioni dipendenti stagionali

A seguito di un decreto da parte del Direttore Generale Istruzione, Formazione e Lavoro, Regione Liguria, su sollecitazione degli assessori al Turismo e al Lavoro Luca Lombardi e Simona Ferro, ha emanato un decreto di finanziamento delle domande giacenti a FILSE relative ai bonus assunzionali del Patto per il Lavoro nel settore del Turismo pari a quasi 3,7 milioni di euro. Alla luce di questo atto la nuova dotazione dell’edizione 2024 del Patto ammonta a quasi 8,7 milioni di euro.

«Già a giugno al quinto giorno di apertura della procedura a sportello le richieste pervenute avevano generato un significativo overbooking che ha reso necessario disporre la chiusura dello sportello stesso – afferma Lombardi – Ciò a dimostrazione del fatto che dopo sette anni il Patto riscuote sempre più un enorme successo: infatti è uno strumento reale e pratico che favorisce la destagionalizzazione consentendo la stipula di contratti di lavoro oltre la consueta stagione estiva».
«Ancora una volta Regione Liguria mantiene le promesse e soddisfa tutte le domande, nonostante l’altissima richiesta pervenuta – aggiunge Ferro – Il Patto per il Lavoro nel Turismo funziona, le aziende del settore ci chiedono bonus assunzionali e noi vogliamo garantirli nel tempo. Turismo e occupazione rappresentano un binomio importantissimo in Italia e in Liguria su cui è necessario investire a livello istituzionale. L’abbiamo fatto e continueremo a farlo».

La settima edizione del Patto per il lavoro nel settore de Turismo è stata firmata a fine 2023 tra Regione Liguria, organizzazioni sindacali regionali, confederali e di settore, e categorie datoriali (Cgil, Filcams Cgil, Cisl, Fisascat Cisl, Uil, Uiltucs, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato) per l’attuazione degli interventi a sostegno delle imprese del comparto per il 2024. I bonus sono erogati per assunzioni a decorrere dal 1° gennaio con contratti di durata non inferiore a otto mesi (con la sola eccezione degli stabilimenti balneari per i quali è previsto un incentivo anche a fronte dei sette mesi, a causa delle peculiarità di un settore che dipende, oltre che dal clima, da decisioni autonome degli enti locali di riferimento).

Le altre novità dell’edizione 2024 hanno riguardato: l’innalzamento dei bonus occupazionali previsti per la stipula di contratti a tempo indeterminato dai precedenti 6 mila a 8 mila euro; l’incremento dei bonus per i contratti a tempo determinato di 500 euro rispetto alla precedente annualità arrivando così a 3.500 euro per i contratti di 8 mesi (2.500 per i contratti dei balneari la cui durata minima resta di 7 mesi); e la nascita di un sistema di monitoraggio in tempo reale dell’andamento dell’intervento, che ha previsto l’invio automatico da parte del sistema applicativo di informazioni circa la quantità e la tipologia di contratti incentivati. Per l’annualità 2024 sono stati stanziati inizialmente 5 milioni di euro, di cui 4 milioni dedicati alle imprese dell’ospitalità e agli stabilimenti balneari e 1 milione riservato alle imprese della ristorazione.