Balneari, Mallegni: “Il Governo non può distruggere un pezzo dell’economia nazionale”

 

“Il Governo non può permettersi di distruggere, ancora una volta, un pezzo dell’economia nazionale. Il turismo balneare è stato il primo a caratterizzare un’offerta culturale italiana, che poi si è allargata alle città d’arte e che ha coinvolto tutto il Paese. Negare un futuro alle imprese balneari significa negare la nostra storia e la nostra cultura: distruggere le imprese, non garantire un indennizzo, non verificare la reale consistenza degli spazi liberi o occupati dalle concessioni demaniali vuol dire voler tappare gli occhi e regalare all’Europa nordista –quella dei portali online– che manda le improprie imprese a pescare in Italia, non pagare le tasse e distruggere l’economia. Su questo Forza Italia non indietreggerà un millimetro: è giusto rispettare le direttive europee– saremo i primi a farlo– ma nel rispetto della cultura e del patrimonio turistico italiano”. Lo afferma Massimo Mallegni, responsabile nazionale Turismo di Forza Italia.

 

Sib e Fiba esprimono soddisfazione per l’ordinanza del Tar Lecce che rimette alla CGUE la questione Bolkestein

 

Il Sib Confcommercio e la FIBA Confesercenti, dopo lunghi anni di battaglie, nell’interesse del sistema turistico nazionale e quindi dei propri associati, esprimono grande soddisfazione sulla recente Ordinanza del TAR di Lecce che ha rimesso alla
Corte di Giustizia dell’Unione Europea la valutazione delle molteplici criticità da sempre denunziate sull’applicazione della cd Direttiva Servizi.

A tal proposito, pur ritenendo importante l’indennizzo in favore del concessionario uscente e a carico di quello subentrante, ribadiscono che l’applicazione della Direttiva n. 2006/123/CE, non deve riguardare il sistema delle concessioni balneari, e sottolineano la necessità di una mappatura di tutte le aree già in concessione o ancora
libere da realizzarsi a spese e cura dello Stato; della tutela del legittimo affidamento dei concessionari; della validità degli atti amministrativi già rilasciati e di tutte le altre richieste già formulate nella lettera del 14 marzo u.s. ai componenti della X
Commissione del Senato alle quali ci si riporta integralmente