Bolkestein: Avv. Loiodice e Maellaro, “Rinvio Tar Lecce. Corte UE deciderà sul futuro delle concessioni”

 

Sono 5 i concessionari di Ginosa Marina, difesi dalla Prof.ssa Isabella Loiodice e dall’Avvocato Nicolò Maellaro, fra tutti quelli attinti dal ricorso dell’Antitrust, che hanno chiesto dinanzi al Tar Lecce, il rinvio pregiudiziale in Corte di Giustizia perché non convinti della bontà della tesi del Consiglio di Stato che riteneva, invece, risolto ogni dubbio sulla validità della direttiva e sulla corretta interpretazione delle norme sovranazionali. Non convinti di ciò, i predetti concessionari hanno perseverato in una linea difensiva tesa a far valere le proprie ragioni, contestando tutti i capisaldi su cui riposavano le sentenze gemelle dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Si riapre quindi la questione balneare italiana che viene ora portata all’esame della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il Tar Lecce presieduto dal Dott. Antonio Pasca ha dimostrato ancora una volta una coerente, coraggiosa onestà intellettuale nel trasmettere gli atti alla CGUE, mostrando così un atteggiamento critico verso le sentenze gemelle del Consiglio di Stato del novembre 2021.

“Come richiesto dalla difesa, la Corte dovrà ora sciogliere, fra gli altri, i dubbi circa la stessa validità stessa della direttiva Bolkestein (per non essere stata adottata all’unanimità come invece richiesto per l’approvazione di tutte le direttive di armonizzazione) e dovrà confermare oppure smentire la lettura che il Consiglio di Stato ha dato dell’interesse transfrontaliero certo ritenendolo rilevante su scala nazionale e non invece su valutazioni fatte caso per caso. Fra i quesiti posti alla Corte lussemburghese dal giudice italiano figura anche la compatibilità dell’art 49 del codice della navigazione con la tutela di diritti fondamentali, come il diritto di proprietà, riconosciuti come meritevoli di tutela privilegiata nell’Ordinamento dell’U.E. e nella Carta dei Diritti Fondamentali. Particolare attenzione merita poi il profilo tanto caro alla giurisprudenza del Tar Lecce relativo all’autoesecutività della Direttiva (se sia immediatamente applicabile nel nostro ordinamento oppure no) e se spetti soltanto al giudice nazionale ovvero al singolo funzionario comunale disapplicare una norma italiana ritenuta in contrasto con il diritto unionale. Il Sindacato Base Balneare con Donnedamare  ha già sostenuto direttamente  alcuni concessionari ed ha patrocinato da tempo un’attività convegnistica  e di sensibilizzazione scientifica di livello nazionale sui temi controversi, contribuendo proficuamente a stimolare il dibattito nel foro e nell’accademia leccese” – Così gli Avvocati Loiodice e Maellaro, commentando la sentenza di oggi.

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Ddl concorrenza, Turco (M5S): “Su balneari si lavora a soluzione concreta, condivisa e definitiva”

 

“All’interno della maggioranza di governo, il MoVimento 5 Stelle è impegnato come sempre alla tutela del bene comune che in questo caso richiede di trovare il giusto punto di equilibrio tra diversi interessi: Stato, utenti, imprese, lavoratori. Una tematica complessa che si trascina da oltre un decennio, senza trovare soluzione. In ultimo, abbiamo definito la proposta approvata in Consiglio dei Ministri e presentata al decreto concorrenza una buona base di partenza che finalmente pone fine al regime delle prorogatio e sposa la direzione auspicata dal M5S già in legge di bilancio al Senato, dove si era fatto un esercizio per rispondere alle diverse problematiche e criticità. Dopo anni di proroghe, dal gennaio del 2024 la politica è chiamata a dare certezze ad un settore che per un decennio ha vissuto di false attese. Per questo riteniamo che il testo che sarà approvato nei prossimi giorni apra ad un nuovo corso con gare pubbliche e con un maggiore efficientamento di tutto il settore, che consentirà di valorizzare al meglio le potenzialità economiche dello stesso e di permettere alle imprese di investire nella consapevolezza di poter realizzare gli investimenti, nel rispetto dei diritti degli utenti di corrispondere il giusto prezzo per i servizi offerti ed impedendo qualsiasi forma di speculazione. Per rispetto del settore balneare, dunque, non ci sarà nessuno spostamento in avanti del cronoprogramma, come aveva paventato nei giorni scorsi il ministro Garavaglia. Il percorso è tracciato, e vedrà diversi step decisivi a partire da quello della mappatura di tutte le aree demaniali, quindi la digitalizzazione di tutti i dati e delle relative procedure e a seguire dunque la formulazione di gare ad evidenza pubblica. Non va dimenticato che saranno previsti meccanismi di tutela specifici per gli attuali concessionari, con un riconoscimento del valore economico degli investimenti fatti a carico di chi dovesse subentrare, oltre a precise garanzie per le imprese più piccole a carattere familiare e monoreddito. Inoltre, ci saranno anche clausole sociali per i lavoratori, dopo anni di selvagge storture e precariato diffuso. Da un lato, non verranno dispersi know how ed esperienze virtuose di questi anni, dall’altra però metteremo fine a quel trend ereditario che ha contribuito a cristallizzare in senso negativo le perverse dinamiche del settore. Infine, verrà calibrato un meccanismo di protezione per scongiurare che arrivino multinazionali a fare incetta delle nostre spiagge per poter poi operare in regime di semi-monopolio. Insomma, da una parte verrà finalmente tutelato l’interesse dello Stato, ma dall’altra ci sarà margine per una maggiore valorizzazione economica delle pmi del comparto e dei loro investimenti: l’obiettivo prioritario che il M5s ha sempre cercato di perseguire”. Così in una nota il senatore Mario Turco (M5s), vicepresidente del M5s e già sottosegretario nel governo Conte II.