Capacchione (Sib): “Governo oltre che assente blocca iniziative parlamentari”

C’è “sconcerto per quanto sta accadendo sulla questione balneare”. “È grave – aggiunge Capacchione – la perdurante assenza di un intervento legislativo chiarificatore del governo. Invocato non solo dagli imprenditori balneari ma anche dai comuni rivieraschi e dalle Regioni che esercitano le funzioni amministrative per conto dello Stato. Il settore è in pieno caos amministrativo e il governo non solo non emana alcun provvedimento normativo, ma nel contempo blocca ogni iniziativa parlamentare”.

Il presidente del Sib ricorda che “si tratta di un settore costituito da 30.000 aziende con 100.000 addetti diretti e oltre un milione con quelli indiretti. Rappresentiamo la parte più preziosa del turismo italiano che vive in una situazione di totale incertezza sul proprio futuro e che, certamente, non merita questo assordante silenzio normativo da parte del governo. In settimana riuniremo i nostri organismi dirigenti per le conseguenti iniziative sindacali che saranno messe in atto a partire dai prossimi giorni”.

Associazione Turistica Balneare Siciliana chiede conferma del rilascio delle concessioni al 2033

Allo scopo ha incontrato l’Onorevole Ignazio Abbate, Presidente della Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana,

Una delegazione dell’Associazione Turistica Balneare Siciliana, ha incontrato in data 1° luglio l’Onorevole Ignazio Abbate, Presidente della Commissione Affari Istituzionali dell’Assemblea Regionale Siciliana, per discutere sulla problematica riguardante il Demanio Marittimo della Sicilia ed, in particolare, sull’applicazione della direttiva Europea 123/2006 – Bolkestein.
Lo afferma Antoni Firullo, presidente dell’ Associazione, “Abbiamo chiesto di voler proporre al Presidente della Regione Sicilia la conferma della Legge regionale numero 24/2019 e le prescrizioni del Decreto Arta numero 137/Gab del 21.05.2020, al fine di confermare il rilascio delle concessioni demaniali al 31 Dicembre 2033, per i seguenti motivi”:

  • la Sentenza del Consiglio di Stato, approvata in adunanza plenaria n.17 e 18 del 09.11.2021, ha evidenziato al Governo Nazionale, l’inapplicabilità dell’estensione automatica o tacita del titolo concessorio;
  • i concessionari della Sicilia non hanno ottenuto l’estensione automatica o tacita del proprio titolo ma soltanto dopo una specifica richiesta, tramite il portale, dalla quale l’Amministrazione Regionale si è riservata di convalidare l’estensione al 31.12.2033: fatte salve le successive verifiche che saranno effettuate dall’amministrazione;
  • la Regione Sicilia, a differenza del resto d’Italia, ha rilasciato il titolo concessorio valido al 2033 dopo un nuovo iter istruttorio e il pagamento dei “diritti fissi” di Euro 250,00 al fine di consentire a questo Ufficio di procedere al rilascio, una nuova fidejussione assicurativa a garanzia fino al 2033; il pagamento del 2% per la registrazione del nuovo decreto concessorio;
  • in Sicilia, l’occupazione del Pubblico Demanio Marittimo, ai fini della balneazione, incide il 19% circa su 1.500 Km di costa con tipologie di attività diverse come: bar, ristorante, pizzeria, Stabilimenti balneari (8%), aree attrezzate, etc. .
  • la Regione Sicilia ha già individuato e approvato procedimenti per rilasciare nuove aree in concessione:
  • 1) di breve durata, tre mesi, ai sensi del Decreto Assessoriale numero 351/Gab del 07.10.2019, aggiornato con Decreto Assessoriale numero 38 Gab del 31.05.2021, che possono essere autorizzate anche se non riconosciute nei PUDM dei Comuni Costieri e fino a cinque metri da una struttura balneare esistente;
  • 2) di sei anni (legge regionale numero 32, articolo 2, del 16.12.2020, pubblicata in GURS del 21.12.2020; nel 2016, la nostra regione ha tutelato i beni in concessione prorogando tutti i titoli demaniali in corso di validità fino al 31.12.2020, sottolineando che l’articolo 12 della Direttiva Europea 123/CE del 2006 si applica solo qualora il numero di autorizzazioni disponibili in atto per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, D.A. numero 319/GAB del05.08.2016; – che, per i fatti sopra esposti e in applicazione del comma 1 dell’articolo 12 della Direttiva Europea 123/2006, non vi sono dubbi sulla regolarità e la validità dei nostri titoli concessori fino al 2033 in quanto esistono le risorse.
  • Il Presidente ha ascoltato con molto interesse gli interventi dei concessionari presenti, conclude Firullo, con l’impegno di proporre le nostre richieste alla Commissione Affari Istituzionali, al Presidente della Ragione e alla Giunta Regionale.
    Un confronto importante che ci fa ben sperare nella salvaguardia dei nostri investimenti e, soprattutto, per lo sviluppo turistico della Sicilia.