Giuseppe Ricci (ITB Italia): QUALE FUTURO COL NUOVO PNRR?

Come avrebbe detto il mitico Andreotti "A pensar male si fa peccato ma ci azzecca quasi sempre… e questo perchè siamo in Italia, un paese che trascura , troppo spesso, le fonti del reddito di milioni di suoi cittadini, infatti, finalmente arrivato, il bonus per la riqualificazione delle imprese fra cui anche quelle balneari: ciò grazie al PNRR e per il periodo 2021 – 2025.
Tutto ciò per il miglioramento dell’offerta turistica, in vista di uno sviluppo del settore e per il consolidamento delle imprese, in termini di innovazione, miglioramento e digitalizzazione, consolidamento reso necessario e urgente, visto lo stop che il turismo balneare ha subito a causa della assurda Direttiva Bolkestein e l’ arrivo del Covid.. A far fronte a questi terrificanti problemi ha
provveduto il buon senso dei nostri balneari, in mancanza di certezze gestionali e di leggi mirate! Tutto questo è stato affrontato dalle nostre imprese schiacciate da un pesantissima precarietà e, quindi, dalla mancanza di chiarezza per un futuro certo!

Vi è inoltre , oltre al credito d’ imposta dell’80 %, anche il riconoscimento di di un contributo fino a 40.000 euro, maggiorabili fino a 100.00 per lo sviluppo della digitalizzazione e l'innovazione delle strutture, in caso di lavoro
femminile e cooperative in spiagge caratterizzate da singole strutture. Ma… siamo nell’ Italia che promette molto e mantiene poco: mancano, infatti, i piani di spiaggia comunali e regionali e quelli esistenti sono vecchi e inadeguati alle esigenze del turismo moderno e sempre più esigente… piani sono assolutamente inadatti e inutili per nuovi investimenti anche perché in molti casi ci sino state restrizioni, inutili modifiche strutturali, paletti insormontabili e mai proposte innovative e/o migliorative, ma solo tanta demagogia…
A questo punto, su questo PNRR in arrivo noi balneari – per non andare incontro al solito nulla di fatto – chiediamo di essere ascoltati: intorno ad un tavolo istituzionale, devono esserci, insieme a noi imprenditori balneari, i presidenti regionali e i sindaci dei comuni interessati (ANCI)!

Ma, attenzione, di quali stabilimenti balneari parliamo: quelli nati prima dell’emanazione della mitica Direttiva Bolkestein (e che intanto andranno all’asta..) o i nuovi che arriveranno avranno anche la spinta dopo per la spinta di questi incentivi? Ma se noi balneari non abbiamo avuto nessuna certezza per il nostro futuro e per quello delle nostre famiglie, se siamo in una situazione di perenne precarietà, con paletti permanenti.. come possiamo pensare di investire utilizzando fondi restituibili in 15 anni se ci verrà forse concesso un prolungamento delle nostre concessioni fino al solo 2033? E con tutto ciò le proposte dell’ITB non sono state mai prese in seria considerazione!… Perchè come può un balneare investire in una situazione di questo genere sapendo di farlo su una impresa rischiosa o addirittura, impossibile che non sarà mai sua. Dovrà lavorare in una situazione di ansia permanete visto che opererà in futuro dominato da un’ assoluta precarietà?

Può essere che nella situazione attuale, invece, con quasi tutti i partiti (di ogni colore) al governo non è ancora chiaro che le nostre imprese balneari è il principale sostegno di tutto il nostro turismo? e che non può vivere nel terrore di sempre nuovi cambiamenti delle leggi, con la mannaia di prossime aste pendente sul nostro collo?? Quando i miei genitori hanno iniziato a lavorare nel settore avevano tante speranze e tanti progetti di miglioramento.. ed grande è la mia delusione che io, seguendo i miei genitori debba ancora – a settantaquattro anni – aspettare insieme a migliaia di altri miei colleghi una soluzione definitiva! Eppure, ora, con i miei capelli bianchi, i miei 74 anni e l’ esperienza di tante parole vuote, di tante promesse disattese, di tanti assordanti silenzi della nostra classe politica e di fronte ad un futuro precario e ignoto continuerò combattere con la
mia categoria..per un sacrosanto diritto!

Perderò forse, ma almeno la mia coscienza sarà a posto e mi consolerà la stima di tanti, colleghi, amici e bagnanti… ma la coscienza di tanti altri, politici, amministratori, legislatori.. invece?

Giuseppe Ricci
Presidente ITB Italia

IL CONSORZIO DEI CONCESSIONARI DEL LIDO DI VENEZIA ADERISCE A FEDERBALNEARI VENETO

MAURELLI: “IL TURISMO CON I SUOI OLTRE 3 MLN DI PRESENZE TURISTICHE SUL 2021
COME BASE DI PARTENZA PER RILANCIARE IL LIDO DI VENEZIA CON IL PNRR”

Si è svolto ieri mattina presso la cornice dell’Hotel Rigel, al Lido di Venezia, l’incontro promosso dal Consorzio dei Concessionari del Lido Di Venezia e Federbalneari Veneto. L’incontro a cui ha partecipato anche il Presidente di Federbalneari Italia, Marco Maurelli, è stata l’occasione per sancire l’adesione del Consorzio a Federbalneari Veneto.

Molti i temi trattati tra cui il Decreto Turismo sul PNRR redatto dal Ministero del Turismo ed in fase di prossima attuazione e il Decreto varato in coordinamento unitamente con il Sottosegretario al MITE Vannia Gava. Sono stati tracciati i dati delle presenze turistiche di Venezia che conferma oltre 3 mln di presenze fino a questa estate. Dati, questi, di assoluta rilevanza che Federbalneari Italia si appresta ad approfondire nel dettaglio per poterli rendere funzionali ad una programmazione turistica, dedicata e di qualità, in grado di attrarre flussi.

Il Presidente di Federbalneari Veneto Paolo Sacilotto ha illustrato ai concessionari veneziani l’importanza di avviare un nuovo percorso di sviluppo turistico del Lido al quale le imprese concessionarie non potranno sottrarsi, dichiarando che la Federazione Veneta “si appresta a varare per Venezia un programma innovativo su turismo e servizi alle imprese”

Il Presidente Maurelli ha illustrato l’importanza di avviare subito un progetto turistico adeguato per il “Lido di Venezia” e per il suo mare, mettendo in campo le notevoli risorse tecniche federali oltre alla scrittura di progettualità specifiche a partire dal PNRR, su cui l’associazione ha lavorato con il proprio osservatorio già da giugno 2021. Lavoro volto a garantire che non fossero escluse le imprese balneari italiane e che ha ottenuto dal Governo una adeguata risposta che ha visto l’inclusione del comparto turistico balneare italiano.

Considerati questi importanti risultati è stato subito richiesto dal Consorzio il supporto dell’ufficio progetti speciali al PNRR istituito da Federbalneari Italia sia sul tema della transizione ecologica balneare sia sulla programmazione degli investimenti “green”. Il presidente del Consorzio dei concessionari del Lido di Venezia, Alessandro Rizzo, ha chiesto inoltre al Presidente Maurelli l’avvio congiunto di un nuovo modello di sviluppo di cui il Lido di Venezia ha forte bisogno in questo momento e così pure di tutte quelle risorse dedicate a progetti turistici e di sviluppo.

L’incontro è stata anche l’occasione per Maurelli di illustrare alla platea i termini ed i punti di caduta del Consiglio di Stato a sessione plenaria, con la sentenza ormai a breve. E’ stato confermato come esiziale, ancora una volta, l’avvio della riforma a partire dai lavori per la ricognizione e mappatura delle aree costiere come segno distintivo e punto di partenza per una adeguata riforma attesa da anni.