“È giunto il momento di affrontare in modo organico e coerente questa tematica, senza cedere più a demagogia o propaganda”, afferma l’On. Piero De Luca, nel corso di un incontro organizzato dalla Cna Campania sul tema “Quale futuro per i concessionari demaniali”. “L’obiettivo è quello di adottare quanto prima una normativa che consenta di avviare le procedure di evidenza pubblica per il rinnovo dell’affidamento delle concessioni balneari, al fine di dare certezza e sicurezza giuridica agli operatori di un settore strategico per l’economia e l’occupazione di tutto il Paese, tutelandone anche il legittimo affidamento maturato e gli investimenti fatti negli anni”, conclude il Vicecapogruppo Dem alla Camera dei Deputati.
La multinazionale austriaca delle bevande Red Bull, leader anche nella Formula 1, ha acquisito il controllo della Marina Hannibal di Monfalcone. Gli austriaci hanno pagato la prestigiosa marina, secondo indiscrezioni, circa 9 milioni di euro, non accontentandosi però dei 65.000 metri quadrati di proprietà della Marina, dei 60.000 metri in concessione, dei 300 posti barca e dell’ampio cantiere nautico, ma nell’incontro con il Comune, hanno esatto anche un accesso diretto al mare aperto e il Comune ha subito servizievolmente abbozzato, offrendo 400 metri di litorale sull’isola dei bagni. Fetta di spiaggia che verrà quindi sottratta agli italiani per diventare un’enclave di ricchi turisti austriaci e tedeschi. Il nuovo manager, rigorosamente teutonico, l’austriaco Hans Peter Steinacher, ha chiarito di non volere che la nuova Marina diventi un “enclave nautica tedesca”. L’excusatio non petita, accusatio manifesta, ci indica invece quale sarà il vero futuro della Marina.
Senza negare che la proprietà italiana ha fatto un discreto affare, quello che è successo è anche figlio dei nostri tempi, con un’imprenditorio italiana stanca e azzoppata dalla crisi e una politica regionale e nazionale pronta a svendersi agli stranieri.
Non è lontano il tempo in cui anche le nostre spiagge subiranno lo stesso trattamento da parte del capitale tedesco, che da molto tempo cerca di utilizzare il controllo delle istituzioni europee per fare man bassa dei nostri stabilimenti, chedendo a più riprese che siano messi a gara. Pronti ovviamente a fare delle nostre spiagge quello che abbiamo già visto in Grecia.
Conclude Fabrizio Licordari (Assobalneari): Questi, se qualcuno non lo avesse capito, saranno i risultati che otterremo portando avanti la politica delle aste con paletti!! Non c’è rete d’impresa o consorzio che tenga davanti a poteri economici così forti.
Dobbiamo difendere la 145 e nell’immediato chiedere la sospensione dell’applicazione della Bolkestein fino a che non sarà applicata, cioè armonizzata, in tutti gli altri paesi (principio di reciprocità) per avere il tempo di ottenere l’esclusione perchè non riguarda le nostre concessioni!!
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkNoPrivacy policy