Caso Bagni Liggia: Accolta l’opposizione, si proceda alla verifica delle concessioni in tutta Italia

Ordinata la trasmissione della copia dell’esposto alle restanti procure d’Italia per i pari adempimenti di competenza.

Si è celebrata oggi nella camera di consiglio del tribunale di Genova l’udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dal PM dott. D’Ovidio contro l’esposto presentato dal concessionario Galli. Nell’esposto si faceva notare che praticamente tutte le concessioni italiane sono nelle stesse condizioni e che, di conseguenza, qualora si ritenesse direttamente applicabile la Bolkestein, tutte le concessioni dovrebbero considerarsi scadute al 31/12/2009 e quindi essere sottoposte a sequestro cautelare, analogamente a quanto fatto dalla Procura presso i Bagni Liggia. La Giudice, Dott.ssa Catalano, in accoglimento dell’opposizione presentata, ha restituito gli atti al PM ordinando la prosecuzione delle indagini con verifica di ogni singola concessione rilasciata nel territorio di competenza della procura di Genova ed ordinando altresì di trasmettere copia dell’esposto alle restanti procure d’Italia per i pari adempimenti di competenza. La Giudice ha fissato il termine di 6 mesi per concludere le suddette indagini.

Durante l’udienza di stamani, è stato depositata memoria dove venivano riportate le sentenze del TAR di Lecce che aveva dichiarato “non direttamente applicabile” la Bolkestein, ordinando ai Comuni di procedere con la proroga al 2033. Inoltre, presso il TAR di Genova ci sono più di cento ricorsi pendenti, inoltre il Consiglio di Stato ha deciso di intervenire in modo definitivo sulla questione delle concessioni fissando l’udienza plenaria per  il 13/10.

 

Federbalneari Italia: Forte Tenuta della legge statale che estende le concessioni demaniali al 2033, dalla Calabria al Friuli Venezia Giulia

Bene la sentenza della Corte Costituzionale sulla L:R. Friuli Venezia Giulia che abroga la proroga tecnica al2021

 

Il sistema Italia è ancora in fermento sul tema delle concessioni demaniali e Federbalneari Italia continua la propria azione di difesa della norma statale per il rilascio delle concessioni demaniali al 2033.

Dopo una segnalazione dell’Antitrust, il Comune di Reggio Calabria aveva intrapreso un percorso di verifica sul rilascio di concessioni demaniali marittime che ha portato all’intervento del Presidente di Federbalneari Italia, Marco Maurelli, in audizione in Commissione Comunale presso il Comune di Reggio Calabria. Maurelli ha illustrato l’errore che si continuava a commettere e il caos tra la norma ponte per la pandemia, che prorogava i titoli abilitativi fino al 31\12\2033, ed il rilascio dei titoli concessori con scadenza al 2033.

Il Comune di Reggio Calabria ha prontamente recepito le istanze dei concessionari ed ha rilasciato i titoli concessori al 2033 a fronte della pubblicazione delle istanze all’albo pretorio comunale e del buon esito degli atti ricognitivi dei beni demaniali in concessione.
Nonostante ciò ci sono stati anche Comuni come Condofuri, Melito di Porto salvo ed altri, che hanno revocato le concessioni demaniali già rilasciate nel 2019 con un durata al 2033 senza alcun motivo o inottemperanza grave da parte del singolo concessionario. Anche qui, grazie a Federbalneari Italia, e al suo ufficio legale guidato dall’Avv. Vincenzo Cellamare, questi immotivati e singolari provvedimenti sono stati sospesi dal TAR.

“Bene il rilascio dei titoli di concessione demaniale con scadenza al 31\12\2033 presso il Comune di Reggio Calabria che ha avuto la volontà di rispettare le due norme statali sul tema della durata delle concessioni demaniali – dichiara Marco Maurelli – nel pieno rispetto del principio della trasparenza, giungendo a comprendere subito il caos in cui si stava immettendo mediante l’avvio di procedura estemporanea di rilascio della “proroga tecnica al 2021” peraltro non supportata da alcuna normativa statale e dunque decisione che sarebbe divenuta unilaterale”.

“Prova ne è che sulla famigerata, ma altrettanto immotivata, proroga tecnica delle concessioni al 2021 rilasciata anche in Friuli Venezia Giulia, la medesima proroga tecnica è stata dichiarata illegittima con la sentenza della consulta del 6 luglio 2021, la quale si è pronunciata sul giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 2 della l.r. 8\2020 in materia di demanio marittimo e idrico – prosegue Maurelli – e che ha visto l’abrogazione della l.r. 8\2020 della regione Friuli Venezia Giulia così come si è da sempre espressa in modo risoluto proprio Federbalneari Italia”.

In merito al Friuli Venezia Giulia, invece, la corte costituzionale ha già detto numerose volte come la competenza a regolare l’accesso al mercato delle concessioni sia di esclusivo appannaggio dello stato e non delle regioni. Quindi la regione Friuli Venezia Giulia con una propria legge per estendere al 2033 o più correttamente di un anno (proroga tecnica) le concessioni demaniali per la pandemia, sovrasta una competenza esclusiva che appartiene di fatto allo Stato e dunque ritiene nulla la proroga al 2021.