“Un gesto simbolico che mi ha fatto molto piacere, ho fatto soltanto il mio lavoro a tutela del settore”, con queste parole il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, sen. Gian Marco Centinaio, ha voluto ringraziare i tanti balneari che in diverse località italiane hanno deciso di issare il tricolore in concomitanza con il suo matrimonio. A Marina di Carrara issata la bandiera del Veneto in onore del luogo dove si sono celebrate le nozze. Dalla Liguria alla Toscana un modo per “ringraziarlo con affetto” e “manifestare apprezzamento per il suo operato il suo coraggio”, riconoscendogli “il merito di aver esteso le concessioni su licenza al 2033”.
Il Green pass è già la regola per poter partecipare ad una festa di matrimonio o di comunione. Dunque il settore lo sta sperimentando con successo. “Siamo l’unico settore che sta già lavorando con il Green pass dal 15 giugno, da quando siamo ripartiti: l’accesso ai matrimoni e ad altre cerimonie avviene con l’esibizione del Green pass”. E’ quanto sottolinea il presidente di Assoeventi-Confindustria Michele Boccardi, intervistato dall’Adnkronos in vista della cabina di regia di martedì che dovrà decidere l’eventuale introduzione del Green pass in Italia, per partecipare a eventi pubblici, concerti, ecc, a fronte dell’aumento dei contagi da covid 19 dovuti alla variante Delta.
“Devo dire che questa precauzione funziona, unita ai rigidi protocolli che abbiamo messo a punto. Facciamo gli scongiuri – prosegue Boccardi – ma ad oggi, nonostante, il numero elevatissimo di nozze che si stanno celebrando non abbiamo riscontrato alcun contagio nelle nostre strutture, né tantomeno focolai”.
Semaforo verde al Green pass anche dalle aziende collegate al turismo, dai bar e ristoranti agli stabilimenti balneari, alberghi, pubblici esercizi, rappresentate dalla Fenailp. “Se il Green pass sarà in grado di risollevare il comparto turistico e, di conseguenza, l’economia del nostro Paese, allora ben venga l’adesione su larga scala” afferma all’Adnkronos Tullio Galli, coordinatore nazionale del turismo della Fenailp (Federazione Nazionale Autonoma Imprenditori e Liberi Professionisti).
“Piuttosto che prospettare una situazione di ‘chiusure a colori’ che, purtroppo, ben conosciamo avendole sperimentate da diversi mesi, – rimarca Galli – allora è meglio obbligare a portarsi dietro il Green pass e mostrarlo all’ingresso ma continuare a lasciare aperti indistintamente bar, ristoranti, alberghi e pubblici esercizi”. E gli fa eco Boccardi: “una nuova chiusura significherebbe l’estinzione…”.
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