Balneari (M5S): “Maggioranza senza decenza, fa polemica sterile mentre imprese brancolano”

“Mentre l’Europa è preoccupata per i ritardi del governo Meloni sui balneari, le destre non trovano altro da fare che attaccare il M5S con polemiche sterili. Dichiarano di difendere le imprese balneari da sempre, quando poi nei fatti non hanno fatto altro che abbandonarle al caos. Con l’arrivo della stagione, ritorna anche il solito copione distorto di sempre, ormai senza più un briciolo di decenza”.

Lo dichiara in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle in commissione Attività produttive Emma Pavanelli. “Nelle sue raccomandazioni – si legge nella nota – la Commissione UE si dice preoccupata per i ritardi dell’Italia nell’attuazione di procedure di aggiudicazione trasparenti e competitive per le concessioni balneari, specificando che i miglioramenti iniziali apportati con la legge annuale sulla concorrenza 2021 sembrano ostacolati dai successivi interventi legislativi. Anziché attaccarsi a ridicole polemiche – conclude Pavanelli -, gli esponenti della maggioranza, i vari Gasparri, Santanché e compagnia cantante, farebbero bene a guardare al proprio interno, dove ministri e parlamentari hanno palesi conflitti d’interesse. Ricordiamo anche a questi signori che con l’autonomia differenziata il ruolo della Santanché, per esempio, non esisterà più. Intanto però il settore è nel caos, chi opera con diligenza non sa cosa fare e il Paese rischia l’ennesima infrazione, che viene pagata da tutti i cittadini. Non siamo certo noi i loro nemici”.

Confartigianato Imprese Demaniali sostiene le iniziative parlamentari che tutelano le imprese balneari

Le concessioni di spiaggia sono scadute il 31 dicembre 2023 e non è stato approvato il decreto attuativo previsto dalla legge 118/2022 del governo Draghi, che avrebbe dovuto introdurre dei criteri nazionali per disciplinare i bandi di riassegnazione. In assenza di ciò i Comuni stanno procedendo in ordine sparso. Con l’Ordine del Giorno presentato sul DL Coesione e con l’emendamento al DL Agricoltura c’è il chiaro intento di una parte della maggioranza di spingere il Governo a legiferare su questo delicato dossier.

Queste iniziative parlamentari che prevedono innanzitutto di adottare la mappatura dei servizi turistico-ricreativi che insistono sul demanio marittimo, fluviale e lacuale, e a definire un processo di riordino del settore che ne garantisca lo sviluppo economico, non si pongono in contrasto con i principi delle gare pubbliche, bensì intendono introdurre dei ‘paracadute’ per gli attuali concessionari in vista delle inevitabili procedure selettive.

Nello specifico, si vuole istituire l’obbligo per i concessionari subentranti, di corrispondere un indennizzo economico agli uscenti. L’entità dell’indennizzo consisterebbe nell’intero valore aziendale delle imprese, calcolato da un perito nominato dagli attuali titolari, sulla base delle linee guida Uni. Viene anche previsto un diritto di prelazione a favore del concessionario uscente a parità di offerta, riconoscendo al titolare della concessione, prima della sua scadenza, di manifestare all’autorità competente un interesse alla prosecuzione dell’uso della medesima.

Confartigianato sostiene queste iniziative perché, in primis, danno valore al lavoro del Tavolo tecnico che ha stabilito la non scarsità della risorsa distinguendo le aree disponibili da quelle in cui attualmente già insistono servizi in concessione e riconoscono al concessionario uscente un indennizzo a carico del concessionario subentrante in misura corrispondente al valore aziendale dell’impresa.

“Si tratta di interventi fondamentali per il comparto balneare – sostiene Mauro Vanni, Presidente di Confartigianato Imprese Demaniali – perché riconoscono il valore aziendale delle imprese e getta le basi per garantire il diritto di prelazione ai balneari italiani, in linea con quanto accaduto in altri paesi europei. Ora bisogna fare in modo che questa sollecitazione si traduca rapidamente in norma definitiva”.