Confcommercio a fianco dei balneari contro la Bolkestein

“Parole forti e chiare del Presidente Sangalli per superare la precarietà del settore”

Una difesa ferma e decisa dei balneari e degli ambulanti nella relazione svolta dal Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli all’Assemblea generale dell’Organizzazione presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma: “la Bolkestein non deve impedire la continuità di lavoro e aziendale per i balneari e ambulanti”.
Una difesa assai significativa per la solennità dell’evento impreziosita dalla presenza di numerosi esponenti del Governo ad iniziare dal Ministro allo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Grande apprezzamento per le affermazioni del ministro Giorgetti che ha subito recepito quanto affermato dal Presidente Sangalli sottolineando che la Bolkestein non deve recare pregiudizio al tessuto economico e alla tradizione del nostro Paese fatto da aziende a conduzione familiare nei settori interessati.
L’appuntamento annuale costituisce, infatti, uno dei momenti istituzionali più significativi per presentare alle forze politiche e al Governo le analisi e le proposte della Confederazione per una crescita del Paese.

Una affermazione ancora più opportuna perché fatta a pochi giorni di distanza dall’attacco ai balneari e ambulanti da parte del Presidente di Confindustria Bonomi tanto gratuito e superficiale da far sorgere il sospetto di un utilizzo cinico e spregiudicato della questione quale “merce di scambio” nelle sue trattative con il Governo al fine di ottenere vantaggi per le grandi aziende di capitali o, peggio, per favorire qualche grande azienda interessati ad acquisire tratti di costa italiana.
È bene ricordare che la grandezza economica del nostro Paese trova la sua fonte soprattutto nel tessuto fatto di lavoro autonomo, piccole e medie imprese dotate non solo di spirito di sacrificio e di dedizione al lavoro ma anche e soprattutto della capacità di individuare le esigenze della clientela.
Dalle parole del Presidente Sangalli deriva ulteriore forza nella battaglia che i balneari stanno conducendo da oltre dieci anni per la tutela del loro lavoro e dei frutti dei sacrifici di più generazioni e un appello solenne alle Istituzioni a fare la loro parte in difesa di questo pezzo importante del Paese.
È tempo che finalmente si risolva la questione balneare dando certezza al settore costituito non da affaristi privi di scrupoli ma da decine di migliaia di famiglie che possono contare solo sul loro duro e onesto lavoro.

I balneari chiedono tempi rapidi per la riforma delle concessioni demaniali

Marco Maurelli, Federbalneari Italia: «Il ministro Garavaglia dovrà portare subito la riforma delle concessioni demaniali in Commissione Ue»

«Il Governo deve avviare subito la riforma delle concessioni demaniali e non attendere che sia il Consiglio di Stato o la Corte dei Conti a imporre la linea giuridica ed economica. Rappresenterebbe una sconfitta sia per la politica, sia per il mondo dell’impresa». Questa la richiesta di Marco Maurelli, presidente Federbalneari Italia, avanzata durante la presentazione di «Blue planet economy: european maritime forum 2021», il primo evento fieristico italiano – organizzato da Fiera Roma e in programma i prossimi 7 e 8 ottobre – dedicato a quel modello di business innovativo e sostenibile che è la Blue Economy in chiave euromediterranea. «Il ministro Garavaglia – continua Maurelli- dovrà portare subito la riforma delle concessioni demaniali in Commissione Ue, avviando la prevista fase attuativa della vigente legge proroga, la quale fissa la scadenza delle concessioni demaniali al 2033, ancora oggi incompleta, prima della sessione plenaria del Consiglio di Stato del 20 ottobre, il quale avrà il compito di decidere sulla validità della suddetta legge. Il primo elemento di novità è rappresentato dalla «transizione ecologica balneare», ovvero la trasformazione dell’impresa turistica della spiaggia, sotto il profilo di una pianificazione che favorisca investimenti più ‘green’. Maurelli ricorda anche l’urgenza di giungere a una riforma dei canoni concessori con maggior equilibrio rispetto al 2006 e basato sui soli valori tabellari.