“Prendiamo atto con soddisfazione del pronunciamento del Tar Calabria, che sulla vicenda delle concessioni balneari marittime ha scritto parole chiare e inequivocabili, sentenziando, nel merito del contenzioso tra un operatore e il comune di Cassano, che la proroga ex legge alle concessioni medesime dev’essere disapplicata sia dai giudici e sia dalla pubblica amministrazione.
Soprattutto, la decisione dell’organo di giustizia amministrativa ha di fatto attestato che, come Amministrazione Comunale di Catanzaro, abbiamo visto giusto nel ritenere la proroga tout court delle concessioni uno strumento ad alto rischio per le attività degli operatori, preferendo per questo l’istituto della concessione provvisoria secondo il Regolamento attuativo del codice della navigazione.
È la dimostrazione che quanto abbiamo sempre dichiarato nel merito del problema non aveva altro scopo se non garantire per l’anno in corso il sereno svolgimento della stagione turistica. In altre parole, garantire il lavoro, in una città che ambisce ad avere un comparto turistico solido e, se possibile, in crescita.
L’esito del contenzioso davanti al Tar, ci conferma che le materie complesse debbono essere affrontate con prudenza e scrupolo, badando a contemperare l’interesse legittimo del singolo con il rispetto della legalità, affinché l’uno e l’altro possano essere soddisfatti. Ed è quello che ha fatto l’Amministrazione Comunale del capoluogo, respingendo qualsiasi tentativo di strumentalizzare un problema di estrema serietà, sul quale non erano e non sono ammissibili posizioni dettate esclusivamente da interessi politici di parte”.
Catanzaro… forse l’unico Comune d’Italia ad aver usato l’ex art. 10 per poter mandare inesorabilmente a bando le concessioni al termine di quella provvisoria! Un sindaco che a parole è con i concessionari ma nei fatti fa redigere delibere e determine dirigenziali senza conoscerne contenuto e reale finalità (forse). Sì, ci avete visto giusto… salvare la faccia per il 2024 e mandare a monte tutti i sogni e gli obiettivi di famiglie storiche (che vivono di queste attività) e gruppi imprenditoriali giovanili che da poco erano subentrati con investimenti notevoli. L’art.10 è bieco, cieco, non prevede alcun indennizzo e interrompe il diritto ad un eventuale proroga che il Governo sta concordando con l’UE. Catanzaro avrà un bel PRIMATO!