Concessioni Balneari: La Maggioranza Ignora le Indicazioni del Quirinale

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La gestione delle concessioni balneari in Italia è al centro di un acceso dibattito politico. Nonostante le chiare indicazioni del Quirinale e del ministro Raffaele Fitto, che già in precedenza aveva stoppato la maggioranza, composta da Lega e Forza Italia,, continua per la sua strada,, sostenendo posizioni contrastanti riguardo alla necessità di gare pubbliche per l’assegnazione delle concessioni.

Proprio il Ministro Fitto ha fatto in modo che l’emendamento venisse dichiarato in parte inammissibile dal presidente della commissione Bilancio Nicola Calandrini, anche lui di Fratelli d’Italia.

La questione delle concessioni balneari si intreccia con quella del decreto Coesione. Il Quirinale ha recentemente inviato un messaggio chiaro: gli emendamenti devono essere coerenti con la materia del provvedimento. Tuttavia, le richieste avanzate dalla maggioranza, che riguardano sia le concessioni balneari che il Redditometro (uno strumento anti evasione fiscale che Forza Italia vuole abolire), sono considerate non pertinenti.

In una riunione della commissione Bilancio di Palazzo Madama, i rappresentanti della maggioranza hanno ribadito la loro volontà di mantenere in vita gli emendamenti relativi alle concessioni balneari. La Lega, attraverso i suoi esponenti Massimiliano Romeo e Claudio Borghi, ha sottolineato che solo il 33% delle spiagge italiane è in concessione, quindi non è necessaria l’applicazione della direttiva Bolkestein che prevede gare pubbliche per le concessioni. Questo punto di vista è in aperto contrasto con le direttive europee che da anni spingono per una maggiore trasparenza e concorrenza nel settore.

La gestione delle concessioni balneari ha generato tensioni all’interno della maggioranza. Fratelli d’Italia, sebbene parte della coalizione di governo, ha espresso irritazione per le iniziative autonome della Lega. Il partito della premier insiste sulla necessità di una soluzione condivisa con Bruxelles, lasciando alla presidente del Consiglio il compito di proporre una soluzione parlamentare.

L’Europa ha sempre avuto una posizione chiara sulle concessioni balneari: le gare pubbliche sono necessarie e devono essere implementate senza ulteriori ritardi. La speranza di Fratelli d’Italia è che il dossier balneare possa essere gestito in modo efficace nelle trattative con i leader europei per la definizione della nuova Commissione europea.

La questione delle concessioni balneari in Italia rimane aperta e controversa. La maggioranza, ignorando le indicazioni del Quirinale e le direttive europee, continua a sostenere posizioni che potrebbero favorire gli attuali concessionari a scapito di una maggiore trasparenza e concorrenza. La soluzione definitiva sarà probabilmente oggetto di ulteriori negoziati a livello nazionale ed europeo. Si vedrà presto se il Governo chiederà ill ritiro.

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