Forti critiche da parte del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dell’assessore regionale al turismo Andrea Corsini al via libera da parte del Consiglio dei ministri all’emendamento al decreto legge sulla concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime, che ha comportato l’eliminazione dal testo del riferimento al valore dell’azienda balneare.
“A differenza di quanto recepito in primo momento, così ne è uscita una norma pasticciata, che va assolutamente corretta nell’iter parlamentare e nel confronto con le Regioni”. Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, sul via libera in Consiglio dei ministri all’emendamento al decreto legge Concorrenza in materia di concessioni demaniali marittime.
“Con rammarico, assistiamo a una scelta del Governo diversa da ciò che era stato deciso e che non offre una risposta esaustiva al comparto balneare. Che non garantisce il giusto equilibrio tra tutela della concorrenza prevista dalla Bolkestein e la legittima tutela dei diritti degli operatori balneari, soprattutto in merito al necessario riferimento al calcolo dell’indennizzo del valore aziendale delle imprese”.
“E’ una decisione che va rivista- proseguono- tenendo conto che il diritto europeo prevede sì la concorrenza ma anche la tutela dei diritti fondamentali. Eliminando dal testo il riferimento al valore dell’azienda si rischia di mettere in ginocchio un intero comparto, costituito da migliaia di persone e di famiglie. E oltre a comprometterne la ripresa, già messa in pericolo dalla guerra e dalla pandemia, si rischia anche l’avvio di contenziosi infiniti”.
“Auspichiamo quindi che nell’iter parlamentare di approvazione della riforma ci sia la possibilità di correggere il tiro- concludono Bonaccini e Corsini-, valorizzando i criteri che abbiamo condiviso con i Comuni costieri e le associazioni di categoria, parametri che sembrava fossero stati in gran parte recepiti all’interno della riforma licenziata in precedenza dal Consiglio dei ministri. E’ infine necessario un confronto con le Regioni, affinché la riforma sia organica e rispettosa delle specificità dei territori”.