Concessioni demaniali: Callari, sospendere bandi in attesa del decreto

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Oggi incontro con i comuni rivieraschi per fare il punto sulle novità nazionali. “Agiamo in sintonia”

“È stato un confronto molto proficuo quello con i Comuni rivieraschi sul nuovo decreto-legge riguardante le concessioni balneari, in merito al quale la Regione – visto che il provvedimento non è stato ancora firmato dal Capo dello Stato – assume una posizione attendista: rispetto alle nostre linee regionali di indirizzo per il rilascio di concessioni demaniali marittime, in particolare per finalità turistico-ricreative, nulla osta a procedere con gli avvisi su istanza di parte, qualora i Comuni abbiano interesse in questo senso.

È invece opportuna la sospensione dei termini per i bandi già attivi ovvero la sospensione della pubblicazione dei bandi non ancora pubblicati, almeno fino alla promulgazione della norma nazionale da parte del Quirinale”.
Questa la valutazione dell’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari al termine nella riunione convocata oggi nel Palazzo della Regione per fare il punto sulla situazione venutasi a creare dopo le notizie di stampa sul decreto balneari.
“Come Regione autonoma vogliamo sempre agire in sintonia con i Comuni e, se da un lato la ventilata proroga delle concessioni al 2027 non ci entusiasma, è vero altresì che a decreto approvato potremo dedicarci anche alla revisione del Pud, il Piano di utilizzo demaniale, il quale risale addirittura al 2007”.

Secondo Callari, “la sospensione dei bandi – anziché il loro ritiro – è la soluzione migliore in attesa del pronunciamento del Presidente della Repubblica, pur essendo indicativo il fatto che la bozza di decreto abbia riscosso una reazione favorevole dalla Commissione europea”. Il decreto, stando alle anticipazioni, prevedrebbe per le concessioni balneari, l’estensione della validità delle attuali concessioni fino a settembre 2027 e l’obbligo di avviare nuove gare entro giugno dello stesso anno. Le nuove concessioni avrebbero una durata variabile tra 5 e 20 anni.

“Si attende inoltre un provvedimento del Ministero delle Infrastrutture sull’indennizzo dei concessionari uscenti”, ha ricordato Callari, il quale ha precisato che, “qualora il decreto sugli indennizzi non giungesse entro marzo 2025, la Regione valuterà come procedere”. Callari ha infine manifestato la volontà di reincontrarsi con i Comuni “così da muoverci in maniera concorde quando il decreto sarà pubblicato, una volta verificato che – come auspico e ritengo – non vi siano nella norma elementi ostativi rispetto alle linee di indirizzo regionali”. 

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