La direttiva Bolkestein non c’entra con le imprese balneari.
“La decisione del Parlamento italiano di tutelare le imprese balneari non deve rimanere priva di seguito. Mentre si annunciano decisioni della Corte di giustizia europea, ed altri organismi nel nostro Paese continuano a discettare in maniera fantasiosa, il Governo e il Parlamento devono assumere iniziative affinché la salvaguardia di un settore strategico, per la nostra economia, prevalga su interpretazioni errate ed infondate della direttiva Bolkestein o su decisioni cervellotiche di organismi italiani o internazionali.
La direttiva Bolkestein non c’entra con le imprese balneari. La tutela della continuità di queste aziende è fondamentale per la nostra economia. Pertanto credo che dobbiamo assumere delle iniziative, in particolare attraverso il governo, per dare seguito a quanto la Camera e il Senato hanno votato. Abbiamo più che ragione nel sostenere questa scelta che ha molte motivazioni giuridiche e amplissime motivazioni di natura economica e sociale. Peraltro bisogna realizzare la famosa mappatura. Per verificare come la risorsa spiaggia non sia scarsa e ci sia ampio spazio per nuove imprese. Questo adempimento è urgente perché deve anche servire a evitare ulteriori decisioni arbitrarie.
Quindi nessuna attesa passiva nella data del 20 aprile, ma operosa attività sia di chi deve fare la mappatura, sia di chi deve difendere le libere e sovrane scelte del Parlamento della Repubblica Italiana”.