“In due anni i bandi non si fanno, sono troppo pochi, e c’è il rischio che il primo gennaio 2025 i concessionari siano denunciati per occupazione abusiva di demanio pubblico“. Lo afferma l’ex assessore al turismo dell’Emilia Romagna (ed ex vicesindaco di Rimini) Maurizio Melucci commentando alla trasmissione di Icaro Tv Fuori dall’Aula la sentenza della corte di giustizia UE in merito alla questione sulle concessioni demaniali. E a poco potrà servire, secondo Melucci, la mappatura dei litorali visto che non si può parlare di scarsità del bene “perché la corte parla di ‘caso per caso’ e ‘comune per comune’ – spiega – e nel riminese il 93% delle spiagge sono in concessione“. L’ex assessore, in un acceso confronto con Diego Casadei di Oasi e Simone Battistoni del Sib Confcommercio, ha escluso poi che le evidenze pubbliche previste dall’Europa possano favorire le multinazionali. Ipotesi assolutamente non condivisa dai balneari. Netta la posizione di Melucci anche sugli eventuali indennizzi per i concessionari uscenti: “i concessionari hanno firmato una concessione nella quale si specifica che alla fine della concessione lo Stato non deve riconoscere nulla. Quindi cerchiamo di trovare un punto di equilibrio tra la salvaguardia di un modello gestionale e amministrativo che funziona la necessità di garantire la concorrenza.”