Coste tirreniche flagellate dalle mareggiate, ad Ostia stabilimenti devastati

Le recenti mareggiate che hanno colpito il litorale tirrenico hanno avuto un impatto particolarmente devastante su Ostia, dove circa 40 stabilimenti balneari sono stati danneggiati o distrutti, causando danni stimati in oltre 4,5 milioni di euro. Raffiche di vento fino a 70 km/h e onde di oltre due metri hanno eroso la costa, invaso strutture come bar, ristoranti e cabine, e spazzato via fino a 50 metri di spiaggia.

Tra i casi più emblematici, lo storico stabilimento Kursaal, chiuso da mesi, è stato ridotto a macerie, con le sue 200 cabine spazzate via. Anche il noto Shilling, sotto sequestro, ha subito la distruzione delle pedane, del bar e della pista da ballo. Altri stabilimenti come Hibiscus, Nuova Pineta e Capanno hanno registrato danni significativi, con campi da tennis distrutti e ristoranti allagati. La storica rotonda di Ostia, simbolo del lungomare, ha riportato crepe strutturali, sollevando timori per la sua stabilità futura.

La Federbalneari Roma ha chiesto misure straordinarie al prefetto, tra cui la sospensione dei tributi e un piano di emergenza per il ripascimento della spiaggia, poiché le strutture danneggiate mettono a rischio la prossima stagione turistica. Anche se sono stati realizzati interventi anti-erosione, questi si sono rivelati insufficienti di fronte alla forza del mare, aggravando una situazione già compromessa da concessioni scadute e stabilimenti abbandonati.

Mareggiate in Toscana: situazione sulle coste

Oltre al caso di Ostia, anche le coste toscane sono state pesantemente colpite dalle recenti mareggiate, con danni diffusi soprattutto a Marina di Pisa. Qui le onde alte fino a 5 metri hanno causato danni significativi, superando in alcuni punti le barriere di protezione. Il Bagno Gorgona è stato nuovamente distrutto, con cabine completamente abbattute, e i sassi trascinati dal mare hanno invaso le strade, in particolare nell’area di via Duodi e piazza delle Baleari. Nonostante gli interventi di somma urgenza degli scorsi anni, alcune zone, come la cosiddetta “cella 4,” si sono dimostrate vulnerabili, confermando la necessità di ulteriori lavori strutturali previsti per il 2025

Anche in altre località della costa toscana, come il litorale versiliese e quello livornese, il maltempo ha lasciato il segno, con stabilimenti balneari danneggiati, spiagge erose e sassi scaraventati sulle strade. Le autorità regionali stanno monitorando la situazione, sottolineando l’urgenza di interventi per fronteggiare eventi climatici sempre più estremi

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