Si è tenuta ieri pomeriggio, sabato 19 febbraio, presso l’Hotel Tiziano di Lecce, l’assemblea degli associati alla Federazione Imprese Demaniali, cui hanno partecipato circa cento imprese e che ha dato un messaggio chiaro alla politica: i balneari vogliono organizzare una grande manifestazione a Roma, che riunisca l’intera categoria, per portare le proprie prerogative all’attenzione del governo.
Alcuni sondaggi sono incredibilmente a favore della messa a bando delle concessioni demaniali e questo è sintomatico di un grosso problema comunicativo: il sentire comune viaggia in una direzione sbagliata, ci fanno passare per fannulloni che lavorano solo due mesi all’anno, senza conoscere la nostra effettiva realtà imprenditoriale, perché noi non siamo soliti raccontare l’altra faccia della medaglia. Non una parola da parte del governo, assente qualsiasi condivisione: la settimana scorsa, prima dell’elaborazione del decreto ministeriale, FID Salento ha partecipato ad un tavolo tecnico con il Consiglio dei Ministri. Ci hanno solo ascoltato, qualcuno si è limitato a prendere degli appunti ma nessuno ha detto niente, non è trapelato nulla, mentre noi auspicavamo solo un confronto. Dopo un quarto d’ora di monologo da parte dei nostri avvocati, ci siamo beccati un: “Grazie, vi faremo sapere”.
Anche la stagione di quest’anno sarà molto complicata ma, se siamo dei bravi imprenditori, non abbiamo nulla da temere.
Quella dell’impresa familiare è un’altra delle battaglie che dobbiamo affrontare perché per molti di noi è l’unica fonte di reddito e, come ci ricorda l’avvocato Francesco Romano, potrebbe rappresentare un disincentivo per non andare a bando.
Siamo l’associazione più radicata in Puglia, ogni anno raggiungiamo grandi conquiste tese a valorizzare le imprese balneari con innumerevoli servizi alla collettività. Tutto questo la gente non lo sa, non lo percepisce.
I toni si sono accesi durante la videochiamata con Maurizio Gasparri, che ha detto: «Fate presto, bisogna subito trovare unità di intenti ed investire su di una comunicazione efficace. I tassisti si sono organizzati, ogni categoria è in piazza: mancate solo voi.
C’è un grosso pregiudizio di fondo. Io credo che bisogna riscrivere la norma e smentire i luoghi comuni. Siamo all’anno zero e non c’è uno che faccia un discorso anche solo di un minuto che dica le cose come stanno realmente e quanto sia difficile questo momento per le famiglie balneari.
Le norme non sono definitive, si possono cambiare e più saremo forti e convincenti più otterremo risultati.
Il difensore della Federazione Imprese Balneari, Leonardo Maruotti, ha ricordato che un bando fatto con le regole giuste, che dia valore alle aziende, comprensivo anche della clausola sociale a difesa del personale, può solo giovare: è il bando fatto male il vero nemico.
L’Assemblea, sul finire dei lavori all’ordine del giorno, ha poi ascoltato in collegamento da Rimini l’intervento del Presidente nazionale di Confartigianato Imprese Demaniali, che ha elogiato l’attività certosina da noi compiuta, considerandoci una grande risorsa al fianco della Confederazione da lui rappresentata.