La riforma delle concessioni balneari, il tema al centro del convegno organizzato da FederBalneari Friuli Venezia Giulia, presieduta da Giorgio Ardito, che si è svolto a Lignano Sabbiadoro e Grado ed a cui ha partecipato il presidente di FederBalneari Italia, Marco Maurelli, insieme al senatore Roberto Marti, Presidente della 7a Commissione Cultura al Senato, primo firmatario della proroga delle concessioni al 2024, inserito e approvato nel Milleproroghe, e al deputato Marco Dreosto, firmatario anch’egli della norma.
“Questa situazione in Friuli Venezia Giulia ci lascia in uno stato di limbo che non possiamo più permetterci oggi – ha affermato Ardito di Federbalneari Friuli Venezia Giulia – ed è necessario affrontare il tema della liberalizzazione degli investimenti per avviare la valorizzare del patrimonio del demanio marittimo regionale ad oggi ferma per la mancanza di un quadro normativo che lo definisca”.
Al confronto tra imprenditori balneari e mondo politico a Lignano e nel pomeriggio a Grado, ha partecipato anche il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a cui Marco Maurelli, Presidente di Federbalneari Italia, ha rivolto una richiesta con carattere d’urgenza: “sostenere lo sblocco immediato degli investimentiper avere la certezza di poter lavorare da subito al miglioramento dell’offerta turistica e dell’importantissimo patrimonio infrastrutturale che queste imprese conservano ogni giorno. Federbalneari Italia ritiene molto importante il modello imprenditoriale Friulano sia per capacità di programmazione degli investimenti, sia per il patrimonio turistico che non si può depauperare. Occorre che questo percorso sia sostenuto e riavviato dal nostro Governo a partire dalla Regione Friuli Venezia Giulia a cui va il nostro monito”.
“E’ ancora oggi necessario – prosegue Maurelli – attendere l’esito della mappatura delle aree demaniali, lacuali e fluviali sul quale il governo, regioni e ministeri competenti hanno avviato il lavoro alla base della verifica descritta dal DL Milleproorghe e dalla Legge sulla Concorrenza per comprendere la natura della risorsa demaniale per l’applicazione o meno della Direttiva Servizi. Valuteremo con attenzione gli esiti ma unica certezza è il caos derivante dalla legge sulla concorrenza. Occorre pertanto puntare alla revisione della legge speciale ovvero, in primis, del Codice della Navigazione, principio indefettibile di una nuova legge organica di riordino e della sua la fase attuativa e di modifica della legge Draghi per l’assegnazione dei titoli concessori.
L’incontro bilaterale, tra istituzioni politiche e concessionari balneari, si è concluso con l’impegno del Senatore Roberto Marti di proseguire in una reciproca collaborazione, con l’obiettivo di portare il modello balneare ad una riforma definitiva del sistema concessorio, che garantisca la continuità d’impresa attraverso una riforma irrinunciabile e di salvaguardia del patrimonio turistico italiano.