Fisa lancia una petizione contro il monopolio Fin

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Se stai leggendo questa richiesta, probabilmente hai a cuore la sicurezza in mare e il benessere delle persone a te care. Ogni anno, in Italia, centinaia di persone perdono la vita per annegamento, inclusi molti bambini. Questo dramma è aggravato da normative che non pongono al centro la sicurezza dei bagnanti e dei soccorritori acquatici.

Il recente Decreto n. 85 del 29 maggio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 giugno 2024, introduce nuove regole per il settore del salvamento acquatico. Tuttavia, tale decreto non rispecchia le reali necessità della società e rischia di compromettere l’operato degli enti di formazione preposti.

Criticità del Decreto

  1. Monopolio nella formazione: Il decreto assegna alla Federazione Italiana Nuoto (FIN) il monopolio per il rilascio delle abilitazioni di Assistente Bagnanti o Bagnino di Salvataggio, penalizzando enti storici come la Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) e la Società Nazionale di Salvamento (SNS), che per anni hanno formato professionisti salvando innumerevoli vite.
  2. Discriminazione tra enti: Non viene riconosciuta l’esperienza pluriennale di FISA e SNS, creando un evidente squilibrio nel settore della formazione.
  3. Mancata valorizzazione del settore: Invece di potenziare il sistema di salvamento acquatico, il decreto limita le opportunità formative e operative, riducendo la sicurezza per bagnanti e soccorritori.
  4. Assenza di un tavolo tecnico: La normativa è stata definita senza un confronto approfondito con gli esperti del settore, senza una valutazione adeguata del rischio per i soccorritori e senza un’adeguata standardizzazione dei programmi formativi.

La nostra richiesta

Chiediamo una revisione del Decreto n. 85/2024 per garantire una regolamentazione equa e funzionale, che:

  • Riconosca l’esperienza e il ruolo di tutti gli enti formativi storici nel settore del salvamento acquatico.
  • Standardizzi la formazione sulla base di criteri oggettivi e condivisi tra i professionisti del settore.
  • Promuova un sistema di certificazione trasparente, garantendo qualità e sicurezza senza creare monopoli.
  • Valuti il rischio per i soccorritori e definisca protocolli adeguati per il loro addestramento e tutela.

Un appello alle istituzioni

La sicurezza in mare e nelle acque interne è una priorità per tutti. Il decreto, così come strutturato, rischia di paralizzare un settore cruciale per la tutela della vita umana. Facciamo appello alle autorità competenti per una revisione che garantisca equità, sicurezza e riconoscimento del valore di chi da anni opera nel salvamento acquatico.

Firma la petizione qui: SALVAMENTO Modifichiamo il Decreto 29 Maggio 2024 Numero 85

Questo articolo ha 2 commenti

  1. Angela Ferraro

    Sono d’accordo

  2. Massimiliano

    Firmo la petizione

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