E’ arrivata l’estate e come sempre … per tutti voglia di vivere e di divertirsi… e per noi balneari, invece.. voglia di sopravvivere! In quest’ultimo decennio, infatti, non sarà facile sopravvivere viste le forze in campo e i grandi interessi in gioco, interessi che si sono mobilitati contro di noi e contro, più in generale, contro le piccole imprese famigliari. Cari amici balneari, le nostre bandiere non devono rimanere negli armadi, , devono essere orgogliosamente esposte sui pennoni dei nostri stabilimenti! Noi diciamo orgogliosamente no! Alle aste, no alla Direttiva Bolkestein! Questo perchè tanti ci seguono, adoperano le nostre attrezzature e sono al nostro fianco nella lotta per un turismo balneare di livello umano.. e non contro di noi, come sostiene una certa stampa di parte… chissà mai perché!!! Da qui l’importanza di sostenere le iniziative di iTB Italia perché sono iniziative orientate al miglioramento del servizio e allo sviluppo di un turismo balneare sostenibile a misura dei nostri utenti, un turismo di tutti e per tutti! Noi, come imprenditori balneari siamo assolutamente certi dell’importanza di un buon turismo balneare per l’economia italiana e come strumento di supporto per il turismo d’arte e il turismo culturale e, in sostanza di tutta l’economia turistica nazionale ! Il nostro turismo non ha confronti in Europa: ha un’impronta famigliare, affettiva, di amicizia e sostegno nei confronti dei turisti e non vogliamo assolutamente che il nostro diventi un turismo di massa, che ignori la qualità delle offerte dei nostri territori e che si limiti allo sfruttamento delle nostre risorse, devastando spesso il territorio e le bellezze naturali che fino ad oggi, con grandi sforzi abbiamo salvaguardatio Il nostro turismo è e sarà sempre così diverso dai servizi anonimi delle multinazionali e così vicino, invece, ai bisogni e alle attese dei turisti nostri ospiti, ospiti che tante volte abbiano visto crescere da bambini nelle nostre strutture !! Noi conosciamo i nostri clienti, nostri territori, le loro bellezze, i servizi, le
specificità storiche, artistiche e sociali e conosciamo, anche, come non si devono sfruttare le persone che arrivano sulle nostre coste, bensì come il nostro turismo balneare debba essere uno strumento di miglioramento sociale, di sviluppo e riqualificazione del territorio… Per questi motivi la nostra rivolta – che non può essere che una simbolica, innocua protesta – che riflette il nostro spirito d’accoglienza e di ospitalità…,
così come può esserlo lo sventolio di bandiere ben visibili dai pennoni delle nostre strutture balneari… Uno sventolio visibile da lontano affinché tutti, da primo bagnino all’ultimo rappresentante italiano a Bruxelles, possano percepire il nostro disappunto, la nostra malinconia e il nostro dispiacere in questa estate tanto bella e tanto triste per noi operatori turistico balneari.. Per questo diciamo no! alle aste, no! Alla Direttiva Bolkestein, no! a governi che non tutelano le piccole e medie imprese famigliari italiane… Noi, come bagnini abbiamo salvato tante vite in mare…è ora che proviamo a salvare le nostre imprese balneari che stanno lottando contro una tempesta scaturita dall’assurda burocrazia di Bruxelles!!… Il tutto nella speranza che i nostri rappresentanti a Bruxelles lottino davvero al nostro fianco!! AL FIANCO Giuseppe Ricci