Martedì 30 una delegazione di 15 sindaci, rappresentanti delle maggiori località balneari italiane, incontreranno il Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana. A seguire si confronteranno con i responsabili turismo dei maggiori partiti presenti in Parlamento: Fratelli d’Italia, Lega, PD, Forza Italia, 5 Stelle.
Altro momento particolarmente importante sarà l’incontro con il Presidente della Decima Commissione parlamentare, Gusmeroli: sarà proprio con lui che i Sindaci faranno il punto operativo sull’iter della legge sullo “Status di Comunità Marine” e ne verificheranno i tempi di attuazione.
“Auspichiamo che questo incontro possa essere decisivo nel percorso di riconoscimento dello Status di Comunità Marina per Caorle e per gli altri comuni turistici balneari italiani rappresentati dal network G20Spiagge – spiega il Sindaco di Caorle, Marco Sarto –. Caorle sarà la sede, in primavera, del Summit annuale del network: in quell’occasione saranno presentati i risultati del grande lavoro svolto finora dai Comuni balneari. La speranza è che proprio l’appuntamento di Caorle possa essere quello in cui potremo annunciare il positivo evolversi dell’iter legislativo dell’attesa riforma che, se adottata, permetterebbe a Città come la nostra di poter gestire al meglio i servizi necessari per i residenti e per gli ospiti”.
“L’impegno dei sindaci in questi anni non è mai mancato nel sostenere un provvedimento che considerano indispensabile alle proprie comunità per reggere la concorrenza internazionale: non dimentichiamo mai che il turismo è il primo comparto economico del paese – afferma Roberta Nesto, Sindaco di Cavallino Treporti e coordinatrice nazionale del network G20Spiagge –. Noi sindaci vogliamo esercitare sul Parlamento una pressione positiva perché crediamo molto in questa riforma legislativa”.
Lo “Status di Comunità Marine”:
La legge sullo Status delle Comunità Marine, quando attuata, modificherà in modo sostanziale il rapporto tra cittadini residenti e turisti: le nuove normative daranno maggiori possibilità ai Consigli Comunali delle città balneari nella pianificazione dei bilanci, liberando risorse a favore degli abitanti. Oggi ciò non è possibile. In particolare, relativamente all’utilizzo della tassa di soggiorno, i limiti del suo impiego sono notevoli e, soprattutto, superati dalle necessità di un turismo moderno. Avere nuove regole consentirebbe di usare i proventi della tassa nella forma più opportuna per i residenti che oggi sono molto penalizzati.
La nuova stagione, che per tutte le località inizierà nel periodo pasquale a marzo, potrà finalmente segnare un salto di qualità nella gestione delle Comunità Marine italiane e con questa convinzione i sindaci del sistema balneare nazionale martedì 30 gennaio entreranno in Parlamento.