Il Consiglio di Stato legittima il dl 131/2024 e la scadenza al 2027

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Il Consiglio di Stato si è pronunciato in data odierna con ordinanza sul caso della proroga delle concessioni demaniali a Santa Marinella, che avevano ottenuto l’estensione al 2033 tramite pubblicazione all’albo pretorio.

Nel caso specifico, la società Bubbi S.r.l. aveva impugnato una decisione del Comune di Santa Marinella che prorogava le concessioni demaniali marittime fino al 2033 senza passare, a suo avviso, attraverso una procedura pubblica di gara. La società chiedeva l’annullamento di tali proroghe e l’indizione di bandi pubblici in linea con i principi di trasparenza e imparzialità previsti dalla normativa italiana ed europea.

Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello cautelare, confermando che è necessario un intervento del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per una celere definizione del merito. Pur non entrando ancora nella decisione sostanziale, il Consiglio ha sottolineato l’importanza di rispettare i principi di pubblicità e concorrenza, come richiesto anche dal decreto-legge n. 131 del 2024, convertito nella legge n. 166 del 2024. Questo decreto-legge, relativo al settore delle concessioni demaniali marittime, introduce nuove regole per garantire la trasparenza e la concorrenza, in linea con i principi europei e con la direttiva Bolkestein e importante sposta la scadenza delle concessioni al 2027.

Nell’ordinanza, il Consiglio di Stato sottolinea che il TAR dovrà valutare nel merito l’obbligo, per il Comune di Santa Marinella, di indire una procedura selettiva per l’assegnazione delle concessioni, seguendo i principi sanciti da questa nuova normativa. Questo implica che le proroghe automatiche, come quelle che estendono le concessioni al 2033 senza gara, potrebbero essere considerate incompatibili con la Legge 166/2024.

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