Il Partito Democratico, con un emendamento presentato dal deputato Marco Simiani, ha ottenuto un significativo passo avanti verso l’inclusione dei porti turistici e degli approdi nella proroga delle concessioni balneari fino al 30 settembre 2027. Questa proposta, inserita nel decreto legge del 16 settembre, ha ricevuto un appoggio sorprendente da parte di Forza Italia e Lega, creando un inedito asse bipartisan che potrebbe fermare il progetto del Comune di Orbetello riguardante il porto di Talamone. Il progetto del comune, guidato dal sindaco Andrea Casamenti, prevedeva una trasformazione dell’approdo della Maremma, una zona di particolare valore naturalistico all’interno del Parco della Maremma, con l’obiettivo di creare un porto turistico, ma è ora in bilico.
Il deputato Simiani, eletto a Grosseto, ha dichiarato che “anticipare i tempi sarebbe illogico e controproducente”, sottolineando come l’assenza di concertazione con le comunità locali potrebbe danneggiare l’equilibrio socio-economico e ambientale del territorio. “Forzare la mano rischia di compromettere la sostenibilità e di consegnare le concessioni a grandi gruppi privati a discapito di associazioni e residenti locali,” ha aggiunto. L’emendamento presentato insieme a Simona Bonafè ha trovato un riscontro favorevole anche da parte di deputati di Forza Italia e della Lega, come Deborah Bergamini, che hanno presentato proposte simili.
La situazione a Orbetello è tesa, con preoccupazioni crescenti sia sul fronte politico che su quello economico. Il bando approvato dal Comune di Orbetello per la trasformazione del porto turistico di Talamone è stato contestato non solo a livello politico, ma anche da associazioni e cittadini locali. Il Comitato Salviamo Talamone, attivo dal luglio scorso, ha giocato un ruolo cruciale nel portare la questione all’attenzione del Parlamento, gestendo incontri con esponenti politici per bloccare il progetto. Secondo Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa, il blitz estivo dell’amministrazione Casamenti rischiava di affidare le 18 concessioni esistenti a pochi imprenditori privati, minando il lavoro delle associazioni e dei residenti che hanno contribuito a preservare l’autenticità e il valore del Parco della Maremma.
Se le proposte di emendamento dovessero essere approvate nelle prossime settimane, Casamenti sarà costretto a congelare il bando, affrontando una dura prova che lo metterebbe in opposizione non solo al Parlamento, ma anche alla linea del governo Meloni. La vicenda, che ora è nelle mani del TAR, potrebbe rappresentare un caso emblematico per il futuro delle concessioni balneari in Italia, con un forte impatto non solo sul Comune di Orbetello, ma anche su altre amministrazioni locali.
Il dibattito si inserisce nel contesto più ampio della riforma delle concessioni balneari, che sta scuotendo molte amministrazioni locali e imprenditori del settore, con molteplici questioni aperte sul tavolo riguardanti la sostenibilità, la giustizia sociale e l’equilibrio economico delle zone costiere italiane.
Questi ancora parlano di “proroga al 2027″… non è una proroga!