L’Associazione Turistica Balneare Siciliana esprime perplessità sul nuovo Decreto Assessoriale sui PUDM

Al momento stai visualizzando L’Associazione Turistica Balneare Siciliana esprime perplessità sul nuovo Decreto Assessoriale sui PUDM
"ombrelloni e pedalo'" by desmodex is licensed under CC BY-SA 2.0

L’Associazione Turistica Balneare Siciliana, da sempre impegnata nella tutela degli interessi dei concessionari balneari della regione, interviene con preoccupazione rispetto al Decreto Assessoriale emanato dall’Assessore Regionale del Territorio e Ambiente, On. Giusy Savarino, il 2 gennaio 2025.

Il Decreto mira a semplificare i procedimenti di approvazione dei Piani di Utilizzo delle Aree Demaniali Marittime (PUDM) dei Comuni costieri siciliani, con l’obiettivo dichiarato di regolamentare le aree demaniali marittime e avviare successivamente i bandi pubblici per le concessioni. Tuttavia, l’Associazione sottolinea che:

  • La negligenza dei Comuni costieri nel completare i PUDM risale al 2006, nonostante la nomina di Commissari ad acta.
  • I PUDM, nella loro attuale formulazione, non sembrano prevedere nuove aree da destinare a bandi pubblici, ma solo la regolamentazione delle concessioni già esistenti.

Preoccupazioni dei concessionari esistenti

I concessionari già operativi esprimono un netto dissenso verso l’eventualità di bandi pubblici per le aree attualmente in concessione. Essi ricordano che:

  1. L’estensione al 2033, già ottenuta tramite un iter istruttorio trasparente e oneroso, ha comportato:
    • Evidenza pubblica tramite portale.
    • Pagamento di conguagli e tasse per garantire il canone fino al 2033.
    • Riconoscimento di legittimità da parte del Consiglio di Stato in diverse sentenze.
  2. Contrariamente a quanto dichiarato, non vi è alcuna garanzia normativa per la continuità fino al 2027, né sono previsti piani immediati per destinare nuove aree a bandi pubblici

L’Associazione lamenta inoltre l’esclusione dei rappresentanti del settore balneare dalla fase di pianificazione dei PUDM. La collaborazione dei concessionari, che vantano una conoscenza diretta del territorio e delle sue potenzialità, avrebbe potuto migliorare i PUDM, trasformandoli in strumenti non solo di regolamentazione, ma anche di programmazione turistica.

La Sicilia vanta 1.500 chilometri di costa, di cui solo il 19% è occupato da concessioni demaniali marittime e appena l’8% da stabilimenti balneari. I PUDM rappresentano un’opportunità unica per:

  • Incrementare le attività turistiche.
  • Valorizzare risorse ancora inespresse.
  • Pianificare un utilizzo equilibrato del territorio costiero.

L’Associazione Turistica Balneare Siciliana invita a un dialogo costruttivo tra i Comuni costieri, la Regione e i concessionari per garantire che i PUDM siano strumenti inclusivi e migliorativi, capaci di conciliare la necessità di regolamentazione con le prospettive di sviluppo turistico e territoriale.

Lascia un commento