“Nella Legge di Bilancio non e’ stata rinnovata la misura che prevedeva la riduzione del canone minimo demaniale marittimo. Si parla di attivita’ con una destinazione sociale, sportiva, ricreativa legate alle tradizioni locali e giudicate di interesse pubblico dagli enti locali. Un modo per favorire lo sforzo di piccole associazioni, spesso indirizzata alla promozione della cultura locale.
Lo scorso anno era stato introdotto, solo per il 2021, il taglio del canone, da 2.500 a 500 euro. Ma nella manovra non e’ stato previsto un rinnovo, si torna percio’ alla soglia di 2.500 euro. Questa mancanza mettera’ in difficolta’ anche i Comuni gia’ alle prese con notevoli difficolta’”.
Lo dichiara il deputato di Leu, Luca Pastorino, presidente della commissione turismo di Anci. “Se un Comune detiene dieci concessioni di questo tipo – aggiunge Pastorino – dovra’ corrispondere 25mila euro. E’ evidente che si tratti di un costo troppo pesante. Il governo, fin dai prossimi provvedimenti, deve intervenire sul canone minimo demaniale marittimo, rendendo strutturale la misura rimasta in vigore solo per il 2021. Quindi con una soglia piu’ bassa”. (ANSA).