La Regione Lazio e la Regione Liguria, quasi in simultanea, hanno approvato oggi un OdG accogliendo le istanze di Assobalneari Italia e di Base Balneare, sulla falsa riga di quelli già approvati dalla Regione Abruzzo e dalla regione Molise.
E’ una giornata importante nella vicenda delle concessioni demaniali marittime. Infatti nel Lazio su iniziativa del Consigliere Cosmo Mitrano (FI) supportato dal suo Capogruppo Giorgio Simeoni e in Liguria su proposta del Consigliere Sandro Garibaldi (Lega) unitamente a tutto il suo Gruppo al quale ha dato manforte anche Angelo Vaccarezza e Claudio Muzio ( FI) i rispettivi consigli regionali hanno impegnato le loro Giunte ad impegnarsi nei confronti del Governo affinchè venga terminata la mappatura con i dati ancora mancanti di Laghi e Fiumi, di fare tradurre dal Governo in una norma il risultato ottenuto alla luce di una rilevazione su base nazionale con una verifica periodica ventennale se la risorsa sia o meno scarsa, unica condizione stabilita dalla Direttiva Bolkestein per effettuare le evidenze pubbliche. L’ Impegno politico che queste quattro regioni hanno assunto è una risposta concreta all’ attacco dei grossi gruppi finanziari che come quanto accaduto a Jesolo oggi dimostra, si stanno preparando per impossessarsi delle coste italiane!
Sorprende nell’ ascoltare le proposizioni di certi consiglieri regionali intervenuti nel dibattito di come affrontino con superficialità ed impreparazione il tema che riguarda il futuro lavorativo di imprese e persone. Se uno non conosce farebbe meglio a non parlare al posto di fare prendere aria alla lingua. Se anche altri temi importanti per la vita economica delle nostre comunità vengono trattati con questa stessa superficialità ed impreparazione allora c’è davvero da preoccuparsi.
Le regioni vicine ai problemi del territorio esortano fondamentalmente con questo impegno politico il Governo a risolvere definitivamente questa situazione che sta provocando disorientamento tra le imprese proprio all’ inizio di una stagione estiva, e che si trovano costrette ad impugnare con centinaia di migliaia di ricorsi in ambito nazionale, le iniziative di molti Comuni che oggi non stanno applicando correttamente le norme vigenti. Sono certo che altre regioni affiancheranno in questa scelta politica quelle che hanno già dato un forte segnale.