“A Cattolica i balneari romagnoli e i bagnini costruiscono le dune (cumuli di sabbia costituiti per riparare la spiaggia e le strutture dalle mareggiate) e ci lanciano un messaggio di turismo permanente ribadendo il fatto che anche le opere di manutenzione autunnale e invernale rappresentano un fiore all’occhiello della loro attività”.
osì il presidente della Sib (Sindacato italiano balneari) Abruzzo Confcommercio Riccardo Padovano che a tal proposito, rifacendosi all’esempio della Romagna aggiunge:
“Io invece riscontro in diversi comuni della costa abruzzese che ci sono resistenze da parte dei sindaci e degli amministratori. Se il titolare di una attività balneare volesse mettere in piedi un’azione a difesa della propria struttura spesso trova resistenze da parte di tecnici ed esperti dei vari comuni che spesso in base a non si sa quali principi spesso rispondono negativamente alle iniziative proposte”.
“Credo invece – prosegue Padovano – che sulla difesa della costa debba essere investita la Regione e la sezione difesa della costa. Questo invito così lo rivolgo oggi all’ingegner Marcello D’Alberto che possa chiarire meglio la questione. Sapere se uno stabilimento balneare può allestire delle difese contro le mareggiate che iniziano proprio di questi giorni per arrivare fino a gennaio Se è possibile dunque come credo allestire e preparare della aree dunali che possano servire a non far travolgere dal mare oltre che le strutture balneari ma anche strade, marciapiedi e civili abitazioni come per esempio a Francavilla al Mare”.
“Io credo che da parte delle amministrazioni locali non ci debbano essere pareri immotivati. Facciamolo dire ai tecnici della Regione come fare una duna. Per questo credo che l’esempio di Cattolica sia da prendere da esempio per la difesa delle nostre spiagge senza che un qualsisia tecnico o funzionario comunale non sappiamo per quale motivo possa dire no o come farle. Come fare le dune deve dircelo la Regione Abruzzo a cui chiedo di tecnicamente di far sì che una qualsiasi amministrazione non intralci chi vuole costruire una duna per la difesa del bene pubblico”, chiosa Padovano.